AD ADRANO UN NATALE DA VIVERE PER TUTTI

Sindaco Mancuso e ass Terranova

In questi giorni di festa avvertiamo una esplosione di gioia nella popolazione adranita. L’inaugurazione dell’albero di Natale, nel giorno dell’immacolata, dopo l’apertura delle casette illuminate a festa con molti oggetti per adornare l’albero nella zona mercatale (pubblichiamo uno dei più belli, le creazioni di Carmela) è partito il conto alla rovescia per l’accensione avanti ad una cornice di gente affollatissima piazza Umberto è successo un boato, un interminabile applauso che vorrebbe essere non soltanto un momento di luce, ma di incontro tra cittadini, associazioni, commercianti e amministrazione, così come ha voluto intitolare il Sindaco Fabio Mancuso, “La rinascita” significando la “rinascita per Adrano” rinascita di fede e di cultura, un momento di tradizioni natalizie che si erano perdute nel tempo, cose inimmaginabili e grandi fatiche organizzative, visto il periodo pandemico che stiamo attraversando non sarebbe stato cosa facile mettere insieme tutto questo nel programma delle festività Natalizie, ribadito dal Sindaco Fabio Mancuso subito dopo l’illuminazione a festa del grande e simbolico albero di Natale – C’è poi un cartellone “Armonie Natalizie” un elenco di eventi soprattutto che riguardano il divertimento dei bambini con il trenino, Babbo Natale, ed anche dei genitori nel vedere felici i loro figlioli, un evento quest’ultimo condiviso dall’assessore allo sport e turismo Dr.ssa Maria Scardina, perché dopo tanti anni, dice, c’è un ritorno al passato, un ritorno di festa, di allegria, la rinascita di fede nelle famiglie si percepisce per la preparazione dell’albero e del presepe. E’ una gara al presepe più bello tra i privati cittadini, ma il nostro sguardo si è posato su un mega presepe, uno tra i più belli, lo abbiamo visitato all’interno del palazzo Bianchi (sede dell’Ufficio del Sindaco), realizzato dalla Signora Sara Zammataro Neri col patrimonio del Comune di Adrano, assessorato alla Cultura retto dall’Avv. Marica Terranova. Detto Presepe simboleggia la città di Adrano per la ricchezza delle sue statuette (Oltre un centinaio), espressione della stella cometa sopra la capanna, simbolo di luce della strada maestra, della nascita del bambinello con il bue e l’asinello, i Re Magi, il fiume del Giordano dove è stato battezzato Gesù, e poi c’è un numero indefinito di statuette rappresentanti i vecchi mestieri. Il messaggio che si vuole dare, dice la Signora Neri, è ciò che dovremmo imparare, quello che facevano i nostri antenati: la lavorazione del ferro, attingere l’acqua dal pozzo, curare la pastorizia per avere i derivati del latte, fare la maglia ed il cucito a mano, il bucato nei corsi d’acqua, la capanna od il vecchio pagliaio, (antica casa contadina) – (non si sa mai) ecc. Quando si parla di cultura normalmente non viene mai spiegato a cosa ci riferiamo perché le culture sono tante, ecco cosa insegna il bambinello posto in quella capanna con la passione delle nostre mani. 

Sara Neri

“Io giocavo con Lui sin da quando ero piccola, racconta la Signora Neri, tutt’ora lo faccio e colleziono gli oggetti che vedete in esposizione in questo grande spazio gentilmente concesso dall’amministrazione comunale, che ringrazio”.

 Invito tutti i visitatori a scrivere una lettera a Gesù Bambino esprimendo il proprio desiderio accompagnato da una preghiera, ecco, allora se si fa questo hai aperto un dialogo con Gesù Bambino, per augurare a tutti BUON NATALE.

Mercatino di Carmela

INTERVISTA all’Assessore alla Cultura Avv. Marica Terranova. Chiedo: C’è un conflitto senza fine tra il bene ed il male. L’umanità è divisa tra questi due fronti in lotta tra di loro. La chiesa interviene proponendo la sua dottrina morale, in Italia e non solo, la questione è tenuta da personaggi che non fa la differenza dei loro orientamenti, in realtà manca il reciproco riconoscimento per raggiungere il bene di una convivenza serena e ordinata. Nei giorni scorsi nel parlamento Europeo si è discusso sul PENSIERO UNICO, DOPO IL TENTATIVO DI TOGLIERE IL CROCIFISSO DALLE AULE, VUOLE “CANCELLARE” IL NATALE CRISTIANO. La Commissione europea aveva deciso infatti, di cancellare i riferimenti al Natale cristiano per rispetto delle altre religioni presenti nel nostro paese, per una maggiore inclusione di tutti i cittadini. Domanda: Secondo la sua ventennale esperienza nelle aule del tribunale e nella pubblica amministrazione sarà possibile superare il sospetto che la Commissione Europea, secondo un criterio di parità di diritti applichi leggi contrari alle nostre millenari vocazioni religiose? R: La ricorrenza natalizia nel mondo cattolico, il crocifisso e la santa pasqua, sopprimerlo sarà una follia perchè rappresentano tutto il cattolicesimo evangelico cristiano, non per niente la Signora Neri ha posto l’Angelo sopra un mappamondo, a significaa presenza dominante delle divinità cattoliche cristiani. Ha poi posto in evidenza all’interno del presepe le scarpe rosse, divenute simbolo contro la violenza sulle donne di cui è una piaga insanabile per colpa delle leggi poco incisive a chi uccide. Per quanto riguarda la nostra fantasia è dimostrato che la capacità di esprimersi in ogni circostanza è di regalare emozioni a vario titolo andando spesso al di là del presepe, ma su tutte le attività amministrative”.

Carmelo Santangelo

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