Cesare Varca Il Confine

Il video di oggi nasce con il tentativo di provare a chiarire un punto fondamentale a chiunque sia appassionato di storia che e’ quello che la storia non sono date da imparare a memoria e fatti assestanti, la storia è un percorso creato dal genere umano.

Spesso però nell’antichità questo percorso è stato contraddistinto dalle decisioni prese da singoli i loro nomi li abbiamo letti sui libri di storia sono ancora oggi estremamente evocativi;

Pensiamo ad Annibale il grande, a Napoleone e per fare un esempio ancora più concreto, come vedete stiamo attraversando un fiume, un fiume come ce ne sono milioni nel mondo e non avrebbe nessuna importanza nessuna rilevanza storica.

Ma mettiamo il caso che questo fiume che stanno attraversando sia il Rubicone. Davanti a noi si entra nella provincia di Roma la Gallia Cisalpina.

Dietro di noi alle nostre spalle si Varca il confine e si entra nei territori della Repubblica di Roma. Passare questo confine in arme significa dichiarare guerra a Roma e quello che in questo momento sta pensando Giulio Cesare ,che lì dietro di noi con le sue regioni e la notte del 10 gennaio del 49 avanti Cristo e lui prende questa decisione, il famoso ‘dado e’ tratto’.

Le fonti ce ne parlano anche di un Cesare perplesso a tratti titubante. Ma questo fatto dara’ la prima vera spallata alla Repubblica di Roma che in questo momento ha già 700 anni.

Cesare è fermo su l’altra sponda, si rivolge ai suoi fedelissimi che lo accompagnano e con queste parole passa il confine, dicendo che è un fatto dovuto, che tutto dovrà molto facilmente essere regolato con le armi ma che questo ristabilirà la veridicità della politica e sconfiggerà la schiera dei faziosi.

E queste parole sono fondamentali perché verranno utilizzate in seguito qualche anno dopo dal figlio adottivo Augusto che diventerà il primo imperatore di Roma.

Ci vediamo alla prossima

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