DAL CASTELLO ALLA CATTEDRALE LE RELIQUIE DI SANT’AGATA. La rievocazione storica della traslazione da Costantinopoli a Catania

Devoti

Nella ricorrenza delle festività Agatine di ferragosto il circolo Sant’Agata al Castello, di cui è fondatore e coordinatore il Prof Salvo Luzzio e presidente la Signora Ausilia Patanè, ha organizzato la settima edizione della rievocazione storica della traslazione da Costantinopoli a Catania delle reliquie di SANT’AGATA che il 16agosto del 1126 sbarcarono ad Aci Castello, come sarà ricordato anche dagli altarini votivi tra le strade di Aci Castello, il cofanetto contenente l’ossario di Sant’Agata è stato consegnato al Vescovo Maurizio nella sua residenza, proprio nel Castello Normanno di Aci Castello e rinchiuse in una cameretta. Detto cofanetto, un gioiello costruito in legno pregiato in segno di vocazione dal devoto Giorgio Migliori, dopo lo sbarco i due militari lo hanno deposto nella cameretta al secondo piano del Castello, là dove è stata accolta dalla presidente Ausilia Patanè con omaggio floreale, e da un folto gruppo di devoti che si sono cimentati in preghiera e di ringraziamenti.

Arrivo

La pandemia ci ha insegnato la rassegnazione, la sofferenza, l’isolamento anche tra parenti stretti. Dopo due anni di divieti assembleari i Castellesi hanno potuto godere questo momento di gioia, di preghiera e di fede, la rievocazione dello sbarco delle reliquie di Sant’Agata, come voluto fortemente dalla stessa Agata il suo ritorno in patria, un desiderio trasmesso più volte in sogno alla guardia francese, Gisliberto, il quale si confidò e fatto complice il collega Goselmo, i quali con molto coraggio hanno trafugato il corpo di Sant’Agata custodito a Costantinopoli ed hanno affrontato, tra mille difficoltà, il viaggio in barca verso Catania. Sant’Agata oggi ci chiama alla solidarietà tra il diverso ceto sociale, all’unione, alla pace, al dialogo in famiglia, nelle piazze, nell’ambiente di lavoro, non mostriamoci sordi o ciechi alla sua volontà.

Il Presidente

I devoti di Sant’Agata aderenti al Circolo ed altri semplice cittadini del luogo si sono radunati in piazza Castello ove il Prof. Salvo Luzzio presidente dell’Associazione OmniArtEvent, ha tenuto un discorso, il racconto storico degli avvenimenti su Sant’Agata, Una missione divina che non potrà e non dovrà essere dimenticata – dice – facciamo appello alle autorità locali perché ci aiutano a progredire in questa impresa, Ha poi ringraziato le autorità locali, sindaco ed amministrazione tutta per il patrocinio concesso, ai due eroici Cavalieri Goselmo impersonato da Alfonso Scardino e Gisliberto da Enrico Arcidiacono, in divisa dell’epoca che portarono a terra lo Scrigno di Sant’Agata, particolare ringraziamento al Sig. Enzo Sciuto marinaio, che ha offerto la sua opera e la barca per la traslazione simboleggiante il ritorno delle spoglie al porto castellese ed i devoti presenti.

Fondamentale è stato anche l’intervento della Prof.ssa Agata Teresa Motta, cultrice di storie medioevale, che ha tracciato magistralmente le vicende legate al rapimento del corpo di Sant’Agata adopera del valoroso Generale Bizantino  Giogio Maniace, che nel 1040 fu trionfante delle battaglie di Troina e nei territori delle Madonie contro gli invasori Musulmani, di cui oggi si ricorda il fiume Carcaci, affluente del fiume simeto ove scorreva sangue dei Musulmani uccisi, invasori della Sicilia, detto fiume attraversa il Castello di Nelson in territorio di Bronte ed il paese Maniace, un borgo intitolato al generale bizantino. Quest’ultimo, per farsi vanto con l’imperatore turco, racconta la prof,ssa Motta, delle sue capacità trafugò, tra l’altro, il corpo di Sant’Agata e di Santa Lucia a Siracusa. La fonte LANARIA in via Dusmet è viva testimonianza del giorno della partenza del corpo di Sant’Agata alla volta per Costantinopoli, i Catanesi in lacrime ed impotenti assistettero al distacco. Ci sono volute 86 anni prima che gli eventi, riportati sopra, riportarono il corpo dimezzato della nostra patrono di Catania, era l’anno 1126, da quella data la città di Catania si è potuta godere dei privilegi miracolosi ed il culto cui i Catanesi residenti e migrati nel mondo festeggiano in massa alle funzioni religiose ricorrenti il 16 agosto ad Aci Castello, il 17 agosto in Cattedrale e 3, 4 e 5 Febbraio, festa patronale in città di Catania. 

Altarini

La rievocazione dell’arrivo delle reliquie di Sant’Agata al Castello, fu pensata ed organizzata fin dal 2015 dal prof. Salvo Luzzio presidente del Centro studi OmniArtEventi di Catania fondatore nel 2016 del circolo devoti Sant’Agata al Castello presieduto dall’artista Ausilia Patanè che anche quest’anno hanno voluto fortemente riproporre l’evento con la partecipazione dei devoti del circolo, della prof.Agata Teresa Motta  che ne ha sottolineato la rilevanza storica, del M. Giuseppe Ranno che ha presentato un suo dipinto della martire, i due eroici Cavalieri Goselmo impersonato da Alfonso Scardino e Gisliberto da Enrico Arcidiacono, altri componenti del comitato di nostra conoscenza: la poetessa greca Ioanna Leontari, Loriana Consolo, Giorgio Migliori, Anna Rondine, Katia Balsamo, Ricky Calzona, Evelin Destro, Maria Tirenna, Rosaria Condorelli, Rosaria Massimino, Antonietta Cutuli, Mauro Patanè, Giulia Sapuppo, pubblico ed autorità civile e politici.

Carmelo Santangelo

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