Giulio Cesare

Gaio Giulio Cesare nasce da una famiglia della nobiltà Romana ma non certo ricca, vive infatti nella Suburra, un quartiere malfamato di Roma.

Porta nel suo nome però l’ appartenenza a quella gens Julia che aveva contribuito alla nascita di Roma discendenti diretti di Julo, figlio di Enea, capostipite della progenie di Romolo fondatore.

Durante gli anni della sua adolescenza Roma è dilaniata dalle lotte interne tra la fazione che appoggia il senato e la fazione dei populares che vorrebbe invece delegare più potere al popolo, Cesare si schiera da subito dalla parte dei populares e dei tribuni della plebe, contrarrà enormi debiti per poter entrare e ottenere incarichi politici ma quando si troverà faccia a faccia con la richiesta da parte di Silla, allora dittatore in Roma , di sconfessare la sua Unione in matrimonio , si troverà costretto a lasciare Roma e darsi alla macchia.

Le fonti ci parlano di un ragazzo di diciannove anni, malato, si fa ospitare da famiglie di amici cambiando domicilio tutte le notti. Silla e la sua fazione non è certo menzionata per i modi pacati che ha nel gestire e mettere a tacere i propri o oppositori.

Nella Roma dell’ ultima fase repubblicana il potere si esercita individuando i possibili nemici mettendoli a tacere per sempre con l’ uso sella forza, e Giulio Cesare teme fortemente per la sua vita.

Alla fine, schiere di amici comuni decidono di intercedere a favore del ragazzo . Alla fine Silla cederà alle suppliche ma sentenzierà: Questo ragazzo che voi oggi proteggete vedrete che di Roma sarà la rovina!

Giulio Cesare resterà comunque cauto rientrando a Roma solo dopo la morte di Silla. Comincia così la sua ascesa politica fatta di mosse mirate all’ acquisizione di un sempre maggiore ruolo politico fino a diventare la prima e più importante voce del popolo di Roma.

Cesare vedrà un suo impiego attivo come militare, visiterà Rodi, parteciperà ad alcune campagne e comincerà a ricoprire ruoli sempre più importanti in cariche pubbliche fono a quella di pontefice massimo.

Roma si prepara a cambiare i connotati di ordine politico fino a quando nel 60 a.c. In una specie di contratto tra privati, le tre più influenti personalità decidono di spartirsi il potere in un territorio ormai vasto, nasce il primo triunvirato dove Cesare, Pompeo e Crasso si spartiscono ruoli, compiti e competenze.

Cesare vide in Crasso, l’ uomo più ricco di Roma e Pompeo, il generale con più vittorie alle sue spalle, un appoggio necessario alla sua elezione di console e fu estremamente abile nel mediare le ruggini che intercorrevano tra i due, riappacificandoli , avendo il loro supporto a quella carica che lo vedrà eletto a console l’ anno successivo …

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