I messaggi del Covid 19

Le esperienze dure ci maturano, ci fanno capire di piu’. Questa pandemia ci trasmette molti messaggi, spesso cose che sapevamo, ma che la nostra pirgrizia mentale, il nostro irridente << io speriamo che me la cavo >>, ci hanno fatto dimenticare, e che con tutta la probabilita’ torneremo a dimenticare. Prima di tutto ora sappiamo che noi , esseri umani del ventunesimo secolo, non siamo onnipotenti, perche’ di questo virus sappiamo quanto I nostri progenitori del medioevo sapevano della peste e non possiamo per ora fare altro che adottare I loro stessi sistemi empirici. Come disse Oscar Wild, “pensavamo forse di sapere tutto e questo e’ tutto quello che sapevamo.” Abbiamo guardato la TV, pendendo dalle labbra di esperti che in un primo tempo non ne hanno azzeccato una, e che ora ammettono di non sapere e che piacerebbe tanto loro saperne di piu’.Abbiamo visto che molti esponenti della nostra << intelligentia>> hanno perso il controllo dei nervi, urlando cose senza senso nei talk-shows. E tipico : quando brancoliamo nel buio , ci facciamo prendere dal panico. Gli antichi greci , pure loro sconoscevano tante cose, anche se hanno fondato la nostra civitlta’, pero’, a differenza di noi, non avevano la presunzione di pieno dominio sul resto del creato, ed accettavano con piu’ serenita’ gli eventi ed il destino.

Abbiamo constatato il livello dei politici che governano il pianeta. Prima hanno negato l’evidenza, poi hanno dimostrato l’incapacita’ di affrontare senza disastrosi ritardi una emergenza su cui pure molte << intelligences>> di vari paesi li avevano messi in guardia. Qualcuno di loro ha esorcizzato il virus facendo il gesto dell’ombrello dopo avere scoperto di essere personalmente negativo; qualche altro si e’ limitato ad esprimere il suo cordoglio per I lutti che molte famiglie avrebbero subito, salvo poi a farlo sfiorare alla propria famiglia il lutto, perche’ c’e’ andato molto vicino a lasciarci le penne lui stesso. E dal quel momento ha cambiato registro.

E che dire di quei leaders che ci hanno invitato a tuffarci sella folla, salvo a chiudere I confini coi paesi limitrofi. E gia’ perche’ ovviamente il virus I divieti li rispetta… E di quelli che un giorno hanno contestato le chiusure, e qualche giorno dopo le aperture. E poi, davvero un capolavoro, l’affermazione del governatore della Campania De Luca << nella mia regione siamo stati I piu’ bravi di tutti! Per questo abbiamo avuto cosi’ pochi contagi e poche vittime…>> Ma allora, se la mettiamo cosi’, cosa potrebbe millantare il sindaco dell’isola di Ustica, che di contagi non he ha avuti neanche uno?

Ma forse il messaggio piu’ chiaro di tutti, che ci manda questa pandemia, e’ identico a quello di tanti altri messaggi di quelle del passato: << state distanti l’uno dall’altro>> ci dice << siete tanti…siete troppi>>.

I papi hanno troppo spesso arricchito il frasario dell’ovvio con affermazioni tipo: <<basta con le guerre>> o <<aiutamoci come fratelli>> cose del genere, ma ora Francesco ne ha detta una che non e’ affatto banale, e che sintetizza la nostra essenza alla perfezione: << abbiamo preteso di essere sani in un pianeta malato>>.

Che il pianeta si sia ammalato, e’ per colpa nostra, lo sapevamo in tanti. Ma in tanti ora ci facciamo prendere dal panico, perche’ potremmo ammalarci.

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