La Fondazione di Roma terza parte

di Emanuele Maria Pinto

Romolo, che ha vinto la sfida con il fratello grazie al propizio degli dei, dopo aver individuato nel colle Palatino il luogo adatto per fondare la nuova città , si fa portare un bue ed una vacca a cui viene attaccato un vomere in bronzo.

Fatto ciò il primo re comincia a tracciare il perimetro del sulcus Primigenius che accoglierà le mura della città.

Ogni tanto alza l‘ aratro là dove verranno innalzate le porte di accesso, dietro di lui uomini gettano pietre dentro al solco affinché la pioggia non lo cancelli.

Il confine tracciato da Romolo sul palatino assume infine il nome di Pomerium, il confine sacro e inviolabile della città , oltrepassarlo senza permesso significa dichiarare guerra a Roma.

Ma Remo, ancora risentito per non essere stato lui a poter fondare la nuova città , in gesto di scherno attraversa quel confine e Romolo, senza indugiare lo ucciderà all‘ istante.

Fatto questo parlò ai presenti dicendo: Così d’ ora in poi possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura. Molti vedono in realtà nascosto in questo gesto un sacrificio umano, come tributo agli dei.

La pena di morte era anche prevista in realtà nella comunità etrusca ed è possibile una commistione tra i due eventi vista la vicinanza tra i due popoli.

La città quindi è fondata, il pretendente al trono tolto di mezzo, tutti i rituali del caso compiuti, non resta che istituire un ordine politico per il controllo e la gestione della stessa.

Romolo, il primo re, decide di istituire un senato composto da cento persone, i “migliori” cittadini che prenderanno il nome di : Patrizi.

La fonte che ci racconta questo aneddoto è Plutarco in : Vita di Romolo e lo spiega così ; Ai primi cento senatori fu dato il nome di Patrizi perché erano persone che potevano dimostrare di essere figli legittimi di padri noti.

Così Roma nasce il 21 aprile del 745 a.c. fondata da un re che ne assume il comando e che si affida ad un senato gestito da cento Patrizi, delineando da subito l’ assetto in classi che si susseguirà nel futuro a cui si aggiungerà anche la classe dei plebei protetta dai loro campioni, i tribuni della Plebe appunto.

A questo punto Roma è una città appena nata, pastori e coltivatori la popolano, gli auspici sono dalla sua parte ma manca una cosa fondamentale, nella Roma appena fondata mancano le donne!

Romolo deciderà di provvedere a questa assenza con un evento noto in tutto il mondo e, come vedremo, ancora estremamente attuale nelle nostre vite: il Ratto delle Sabine

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