Parte dall’ISS Marconi-Mangano di Catania il primo incontro con il Presidente del Tribunale dei Minori, padre del progetto Liberi di Scegliere.

Il Dott. Di Bella spiega come è riuscito a salvare i ragazzi dalla mafia. “La Criminalità non paga
mai”.

Due incontri in web conference con i ragazzi dell’I.S.S. Marconi-Mangano di Catania per parlare di lotta alla  criminalità organizzata e devianza minorile. È previsto un ulteriore incontro con i ragazzi del plesso Mangano, che aspettano con entusiasmo di poter rivolgere le proprie domande al Presidente. 

Ad aprire il dibattito è stato il Dirigente scolastico Prof. Egidio Pagano, sempre attento e sensibile alle tematiche minorili afferenti alla legalità. L’auspicio è quello di poter fare concretamente qualcosa per i ragazzi catanesi. 

Gli alunni si sono mostrati molto interessati, anche perché durante le vacanze natalizie avevano preso visione del film Liberi di scegliere, prodotto dalla Rai con la sceneggiatura di Monica Zapelli e la regia di Giacomo Campiotti. La storia di Domenico, una delle tante storie di cronaca vera tratta dall’omonimo libro, è stata molto apprezzata dagli studenti e alcuni di loro delle prime e seconde classi hanno posto al Presidente delle domande molto interessanti sulle difficoltà incontrate nel tirare fuori i ragazzi dal contesto familiare mafioso, se avesse temuto per la propria vita, se ancora si sentisse o vedesse con i ragazzi salvati, sul perché lo Stato non investa più soldi, se avesse fallito con qualche ragazzo e lo stato d’animo per non esserci riuscito. 

I ragazzi si sono immedesimati in quella storia quasi surreale, ma è solo una delle tante raccontate nel libro liberi di scegliere, già adottato da molte scuole calabresi e nazionali come libro di testo per le materie di diritto e di educazione civica. Racconta la genesi del progetto rivoluzionario, frutto di 25 anni di esperienza del Dott. Di Bella nel Tribunale dei minori di Reggio Calabria, dove aveva giudicato a ciclo continuo prima i padri, poi i figli, poi ancora i nipoti delle famiglie della ndrangheta. 

Ha spiegato ai ragazzi che la criminalità non paga mai e non dà la possibilità di esseri liberi di fare le proprie scelte. Purtroppo alcuni film sulla mafia hanno instillato sentimenti di odio e violenza, divenendo quasi esempi da emulare anzichè da evitare. È proprio sul fronte della cultura che bisogna lavorare. Se presi in tempo molti giovani possono essere aiutati anche grazie all’Accordo siglato recentemente per la città Metropolitana di Catania che vede coinvolte tutte le Istituzioni per la lotta alla devianza minorile e alla criminalità organizzata. All’uopo è stato istituito un Osservatorio nella sede della Prefettura per coordinare e monitorare la realizzazione del Progetto. 

Oggi più che mai Catania è diventata una città che lavora per la città e per le future generazioni. La finalità dell’incontro con gli studenti è quella di renderli consapevoli che il loro avvenire dipenderà dalle loro scelte.

Valeria Barbagallo

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