Reddito Di Cittadinanza

Reddito di cittadinanza: news e chiarimenti. (Maria Carmela Nicolosi)

Il reddito di cittadinanza è uno strumento di sostegno economico, una misura di integrazione al reddito, rivolta alle famiglie con un reddito inferiore alla soglia di povertà, introdotta con la legge di bilancio 2019 e divenuta concreta con il Ddl 4/2019.

Dal 6 marzo scorso, è possibile presentare tale richiesta a condizione che si possiedono determinati requisiti; possono beneficiarne dunque le persone che, hanno perso involontariamente il lavoro, non hanno un reddito o, hanno un reddito da lavoro ma, troppo basso per consentigli di vivere dignitosamente.

I parametri fissati inizialmente prevedevano requisiti di cittadinanza, economici e altri requisiti legati ad esempio al possesso di auto di nuova immatricolazione ecc. A generare maggiore confusione sono stati proprio i requisiti economi che, sinteticamente potremmo riassumere:

  • un valore ISEE inferiore a 9.360 euro (in presenza di minorenni, si considera l’ISEE per prestazioni rivolte ai minorenni);
  • un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità e euro 7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza).
  • un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, ovvero fino ad un massimo di 2,2 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definite ai fini dell’ISEE).

Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro. Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), DIS-COLL (indennità di disoccupazione per i lavoratori con rapporto di collaborazione coordinata) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Ma presentare domanda non costituisce l’unico requisito per mantenere tale sussidio; il beneficiario è obbligato a un accordo: deve presentare la Did (dichiarazione di immediata disponibilità) che viene accolta telematicamente e sottoscrivere presso i CPI (centro per l’impiego) un patto di servizio, con il quale si impegna non solo a dedicare due ora al giorno alla ricerca attiva del lavoro ma anche, a frequentare eventuali corsi di formazione e partecipare a lavori socialmente utili nella misura massima di 16 ore settimanali.

Dovrà inoltre accettare almeno una delle tre offerte di lavoro che gli verranno presentate dai cpi coadiuvati dai navigator e, anche questo ha creato non poca confusione. Cerchiamo di capire chi è il navigator.

Con il via al reddito di cittadinanza nasce infatti, una nuova figura professionale, grazie alla quale sono stati resi disponibili ben 3mila nuovi posti di lavoro in tutt’Italia: si tratta del navigator.

Ogni beneficiario del reddito di cittadinanza, difatti, dovrà essere seguito e supportato da un tutor, come indicato nel decreto-legge in materia che, si occuperà di sostenere l’interessato nel suo percorso di formazione, di riqualificazione e di ricerca del lavoro.

I navigator saranno assunti dall’Anpal, l’Agenzia nazionale delle politiche attive per il lavoro (precisamente, da Anpal servizi SpA), tramite contratto di co.co.co. (collaborazione coordinata e continuativa), con durata prevista pari a 2 anni. Le selezioni si sono svolte dal 18 al 20 giugno, con un esercito di 54mila candidati che si è presentato alla Fiera di Roma per la prova.

Il 17 luglio prossimo verranno firmate le convenzioni che permetteranno l’effettivo arrivo dei navigator presso i centri per l’impiego con cui dovranno collaborare, stando a quanto, dichiarato in una nota dalla coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni Cristina Grieco, a seguito della conferenza unificata del 27 giugno scorso, con il quale sono state definite le linee guida per la definizione dei patti per l’inclusione sociale.

Il documento chiude la serie di atti formali” nel quadro del reddito di cittadinanza. Nel frattempo – prosegue – non è stato ancora varato il decreto per l’assunzione di 4.000 unità di personale presso i centri. Partirà la “fase 2”, ovvero l’accompagnamento dei beneficiari del sussidio alla ricerca del lavoro, con le convocazioni nei CPI e la messa a punto dei piani individuali (per chi non si presenterà scatterà la segnalazione all’Inps con sospensione del reddito).

Purtroppo ci si aspetta il caos e non solo perché, a gestire la prima fase, sono stati gli operatori di Anpal Servizi di cui ancora oggi risultano ancora in servizio 654 precari, ma, quanto sui dubbi che pesano, circa la modalità di calcolo dei risultati concorso dei navigator. Il concorso ha portato a stilare la graduatoria dei 2.978 vincitori e 5.960 idonei alla corsa per navigator, graduatoria che risulterebbe falsata dal metodo utilizzato per dare un punteggio alle risposte.

Secondo l’articolo 8 del bando, che prevedeva i criteri di assegnazione dei punteggi, il sistema di valutazione doveva assegnare un punto per ogni domanda esatta, zero per quelle sbagliate e una penalità di 0,4 per gli errori o le risposte multiple e il voto finale sarebbe dovuto oscillare tra -40 a 100 e 60 doveva essere il punteggio minimo per risultare idonei.

Il problema è che i partecipanti hanno inteso di dover rispondere almeno a 60 domande, per poter centrare la sufficienza, salvo poi scoprire che bastava rispondere a 45 domande corrette e basta. Sembrerebbe che in realtà solo in 4.500 candidati avevano raggiunto almeno i 60 punti. Un numero superiore ai posti – 2.980 – ma che lasciava scoperte molte province. E questo poiché la selezione è nazionale, ma l’assegnazione dei posti territoriale. Anpal si difende dicendo che nell’articolo 8 si definiscono candidati idonei “coloro che abbiano conseguito il punteggio minimo di 60/100”. Non 60 “su” 100. ma 60 centesimi.

Questo doveva indurre tutti a capire che una proporzione matematica avrebbe ricalcolato i voti in centesimi, facendoli oscillare tra 0 e 100, anziché da -40. In realtà, non l’ha capito nessuno. E tutti hanno puntato a coprire almeno 60-70 domande quindi c’è già chi annuncia ricorso.

Ulteriori novità sono state introdotte lo scorso 27 giugno con l’approvazione del Decreto crescita: da una parte sono stati resi meno rigidi i requisiti per ottenere l’indicatore provvisorio, prevedendo infatti un nuovo sistema di calcolo dell’Isee che, inserisce la perdita del posto di lavoro nei 18 mesi precedenti come criterio sufficiente per poter chiedere l’Isee corrente, ovvero basato sui redditi degli ultimi 12 mesi.

Viene introdotta una doppia opzione di calcolo dell’Isee ordinario, quindi la possibilità di scegliere se devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente o del primo, nel caso in cui sia più conveniente.

Purtroppo però contestualmente,sono state ricalcolate dall’Inps le somma del reddito di cittadinanza e, come è stato chiarito, l’importo percepito in giugno sarà quello definitivo del reddito di cittadinanza. Come chiarito dall’Inps, “dal reddito di cittadinanza del mese sono stati scalati i trattamenti assistenziali in corso di godimento per l’anno 2019 e che di conseguenza non risultano negli ISEE aggiornati al momento in cui è stata presentata la domanda per il beneficio”.

L’Inps quindi ha rifatto il calcolo togliendo dall’importo del reddito di cittadinanza i trattamenti assistenziali in corso di godimento , come ad esempio il Reddito di Inclusione o anche la carta acquisti, rifacendo correttamente il calcolo del reddito di cittadinanza.

D’ora in avanti, quindi, l’importo del reddito di cittadinanza sarà quello indicato nella ricarica di giugno.

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