Anco Marzio il quarto re

Con Anco Marzio Roma attraversa un momento bellicoso ma allo stesso tempo proficuo e fruttuoso.

Nipote di Numa Pompilio il re sacerdote, Anco ripristina tutte le autorità religiose cancellate da Tullo Ostilio ma, come lui, continua le guerre cominciate sotto il suo regno che porteranno Roma ad espandere ancora i suoi confini.

La repressione più sanguinosa avviene contro i vicini civili e raffinati, gli Etruschi, una guerra senza possibilità di resa che porterà i romani sotto le mura della città di Volsci , ( l’ attuale Vulcim) , la Caput Etrurie, dove gli abitanti si sono barricati.

Proseguiranno anche le guerre contro altre città rivali o vicine , gli abitanti deportati, verranno inglobati anche il Celio dove Anco Marzio farà prolungare le mura della città .

Le prime infrastrutture Romane

Con un saldo progetto di portare a Roma più commerci, essendo il Tevere navigabile fino alla foce, farà costruire la prima colonia di Roma, Ostia antica, per avere uno sbocco sul mare.

La fondazione della prima colonia costituì anche la costruzione della prima vera strada romana, la via ostienze, dove fece elaborare anche le saline, sale, estremamente prezioso veniva usato anche come moneta di scambio e come sistema di paga, da qui proviene il nostro modo di chiamare lo stipendio percepito mensilmente , cioè il salario.

Ad Anco Marzio si deve anche la costruzione del primo ponte stabile in legno sul Tevere il Pons Sublicius.

Segui il primo approdo portuale sul Tevere , il Porto Tiberino. A lui la tradizione collega anche i riti seguiti dai Feziali all’ inizio di una guerra che non dispiacesse agli dei , la guerra giusta.

Caddero sotto il suo regno Latini, Etruschi, e furono spazzate via sacche di resistenza Sabine.

Il suo regno finì dopo ventisei anni e si spense di morte naturale, sarà l’ ultimo re di stirpe romana a salire sul trono, gli ultimi tre saranno tutti Etruschi, per una commistione che vuole ancora Roma accogliere chiunque sia capace di portare profitto e gloria .

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