Annibale

Combattuta tra il 218 e il 202 a.c. la seconda guerra punica viene indicata dagli storici come il primo vero conflitto mondiale dell‘ antichità , sia per il numero di forze e popolazioni messe in campo , sia per il numero di perdite in vite umane.

Combattuta prevalentemente su terra a differenza della prima, si sviluppa per quasi tutte le aree del mediterraneo: Spagna, Gallia Cisalpina, centro italia, Sicilia, Africa e porterà ad una serie di epoche vittorie da parte del condottiero Annibale che dominerà l‘ area del mediterraneo per circa 15 anni fino alla definitiva vittoria di Roma.

Per molti questa sconfitta di Cartagine disegna un nuovo punto di svolta per tutta la storia dell’ Occidente e darà lo slancio finale a Roma che di lì a poco si espanderà a macchia d’ olio costituendo il più vasto impero dell’ antichità.

Ma procediamo per gradi. La prima guerra punica aveva portato ad un trattato di non belligeranza stipulato dalle due parti, Roma e Cartagine. I cartaginesi si erano visti però privare di una parte dei territori e , nella paura di perdere l’ egemonia navale sul mediterraneo, Cartagine decide di rompere il trattato alcuni anni dopo e lo fa affidando un’ armata al giovane generale Annibale.

Figlio del comandante Amilcare Barca, Barca non era il nome di famiglia bensì un soprannome che fu ereditato anche dai sui figli, Barca dal fenicio Barak, ovvero fulmine, Amilcare aveva combattuto la prima guerra punica, cresciuto i suoi tre figli nell’ odio verso la città di Roma ed era partito con un piccolo esercito alla volta della Spagna pronto a spezzare il concordato di pace con Roma, il figlio Annibale di appena nove anni lo segui e apprese le tecniche di combattimento e la vita militare fin da giovanissimo.

Alla morte del padre, che aveva riconquistato territori e fornito a Cartagine navi cariche di metalli preziosi per pagare I’ ingente debito di guerra preteso da Roma, succedette il marito della figlia, Asdrubale , che continuò le campagne in terra di Spagna.

Alla sua morte il giovane Annibale che aveva 26 anni fu eletto comandante da tutto l’  esercito e Cartagine ratificò il passaggio. Annibale decise di non indugiare più e di partire alla volta di Roma attraversando i Pirenei e le Alpi con il suo esercito che prevedeva anche l’ impiego di elefanti , così dopo aver raggiunto la Gallia Cisalpina si scontra per la prima volta con le legioni di Roma incanalando una vittoria dietro l’ altra .

Le principali sono quattro: la vittoria del Ticino, della Trebbia, del Trasimeno, di Canne. Roma , che non aveva mai subito delle perdite così elevate sembrava alla fine dei suoi giorni, il numero dei morti era così elevato che il senato, in una riunione straordinaria decise di emanare un’ editto che impediva alle famiglie di piangere i loro morti, affinché si spengesse per tutta la città il rumore dei pianti e dei singhiozzi delle madri affrante che aveva fatto calare tutta la città in una lugubre atmosfera .

Tutto oramai sembrava perduto , Annibale dal canto suo aveva subito anche ingenti perdite e il famoso assedio e attacco finale a Roma non avvenne, anche se il detto : Annibale è alle porte resterà per anni come l’ esempio più prossimo alla catastrofe ….

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