CAMPAGNA ELETTORALE AMMINISTRATIVE 28-29 MAGGIO 2023 NEL COMUNE DI CATANIA

Mancano pochi giorni alla consultazione elettorale, si cercano parenti, amici, ed amici degli amici per qualche voto in più, un voto clientelare, secondo noi, che quasi sempre annulla le nostre scelte di campo. Chi vive di lustri ricordi non può che provare sentimenti avversi nel sentire i vari candidati a sindaco della città di Catania che promettono lavoro per tutti, cambiamento e innovazione nella pubblica Amministrazione, ma le parole sono come quelle di sempre, come una minestra “riquariata” senza olio e senza sale perché mancano di contenuto, la conoscenze della funzione pubblica regolata dalla Costituzione, dallo statuto dell’Ente, dal regolamento Amministrativo degli Enti Locali della Regione Siciliana. Si ricorda che il garante dei servizi al cittadino sono i consiglieri comunali perché scelti col voto dai cittadini, i quali in questa campagna elettorale stanno denunciando il vero degrado, non quello di piazza Duomo o piazza Università, ma quello dell’estrema periferia (Librino, Villaggio Sant’Agata, Fortino, Zia Lisa, Pigno, Monte Po’, ecc.) Una zona così vasta che i cittadini affidano nelle mani dei futuri Consiglieri MARILENA LEANZA E MANFREDI ZAMMATARO, che in futuro daranno lustro alla città di periferia, un uomo ed una donna, giovani leve che vogliono innescare una marcia in più verso la vivibilità quotidiana. Abbiamo ascoltato in conferenza nei giorni scorsi le  belle idee dei candidati a sindaco di Catania, progetti a garanzia, innanzi tutto dei servizi al cittadino sempre più efficienti come per esempio l’abolizione della prenotazione telefonica per essere ricevuti al comune; Dignità e rispetto ecologico, canali fognari a cielo aperto, concausa di malattie infettive; discariche di rifiuti urbani avanti al portone dei condominii, una vergogna mai vista prima a Catania e non se ne vergogna nessuno. L’elenco è lungo denunciato in conferenza dai giovani candidati al Consiglio Comunale LEANZA E ZAMMATARO che non risparmieranno le loro energie per dire stop alla privatizzazione, la corsa al risparmio per i tornaconti personali quali le spiagge libere, il boschetto della Plaia, la manutenzione delle scuole, la manutenzione delle strade, la gestione dell’acqua e dei collettori, la depurazione dei reflui urbani.

La città di Catania ha bisogno di una svolta, uomini della politica e no dei burocrati. L’attuale crisi politica è una amara realtà con la disgregazione e la riaggregazione dei partiti e le liste civiche che cambiano continuamente nome, generalità, programmi e slogan per dare vita spesso effimera a nuove formazioni con uomini e ruoli diversi conseguenti a richieste e ricatti causa della loro stessa dissolvenza.

Carmelo Santangelo

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