Coronavirus e attività motoria: propaganda di regime – VIDEO

immagine di repertorio

La dichiarazione del filosofo Diego Fusaro e, nel video, i documenti:
“Mentre gli italiani, con ebete euforia, cantano a squarciagola ‘azzurro’ al balcone e ripetono come bambini dalla ludica inconsapevolezza che ‘andrà tutto bene’, ebbene mentre ciò accade il governo si prepara per il MES, con cui l’Italia sarà economicamente rasa al suolo e gettata nel girone infernale del debito inestinguibile, modalità Grecia. Ancora, mentre gli italiani cantano festosi, cercando di farsi coraggio come i bambini al buio, l’orrendo decreto ‘Cura Italia’ manda a morte le partite Iva, cioè larga parte dei lavoratori. Letteralmente, le stermina senza pietà: per un verso, è impedito loro di lavorare e, per un altro, le viene corrisposta – nella migliore delle ipotesi – una miserrima cifra di 600 euro, una sorta di elemosina che offende la dignità e, insieme, non basta per sopravvivere. Ancora, mentre gli italiani intonano a squarciagola, con sorrisi inebetiti, ‘com’è bello far l’amore’, affacciati dalle loro finestre che danno su strade desolate e vuote, migliaia di soldati americani attraversano in lungo e in largo l’Europa, preparandosi con buona probabilità alla guerra con la Russia; e, ancora, la UE si adopera in ogni guisa per ostacolare l’Italia e nuocerle anche più del solito, come perfino il mite presidente Mattarella ha opportunamente lasciato intendere. La scena richiama irresistibilmente alla memoria un passaggio del canto II del Purgatorio di Dante (versi 106-133). Le anime sono rapite dall’incanto musicale di Casella, distratte dal loro compito e tutte assorbite dal soave canto. ‘Ed ecco il veglio onesto’, Catone, che svolge la parte del guastafeste, come ebbe a dire Benedetto Croce. Catone sbotta stizzito contro le anime distratte: ‘qual negligenza, quale stare è questo?’. Le risveglia dall’incantesimo in cui sono rapite e le riconduce alla consapevolezza della dura realtà in cui si trovano. Ecco, se Catone, ‘il veglio onesto’, fosse oggi tra noi farebbe lo stesso con le ‘anime prave’ che sono distratte dalle sinfonie distrattive delle finestre e che, nell’insensata festa generale, evitano accuratamente di pensare alla gravità della situazione e, eventualmente, di organizzarsi per fare fronte. Se Catone fosse tra noi, ci direbbe, da guastafeste, che è un vero peccato, ma l’Italia, allo stato dell’arte, non può farcela: e non può farcela perché non ha la sovranità monetaria, sola base per poter fare fronte a un cataclisma economico di questa portata. Non può farcela perché, mentre sta affogando, la UE continua pervicacemente a fare ciò che sta facendo da anni: le tiene la testa sott’acqua”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *