Coronavirus: gravissimo il comportamento degli stati membri della UE

Premier inglese Boris Johnson

Se hai letto Conan Doyle, in una avventura di Sherlock Holmes c’è un uomo affetto da elefantiasi alle gambe, e l’investigatore ipotizza che provenga dalle colonie indiane. Cioè la gente accettava di lavorare dove c’era una buona probabilità di contrarre una grave parassitosi a causa della filaria. Il dato è sociologico: certamente è vero che a quei tempi i Britannici consideravano quegli incidenti di percorso un prezzo equo da pagare. Hanno una mentalità pragmatica, che storicamente si è dimostrata vincente. D’altra parte, anche i Tedeschi e per quel che sappiamo pure i Francesi governativi zitti zitti avevano scelto l’immunità di gregge, celandoci importanti segnalazioni sulla malattia e favorendone il contagio. Noi Italiani abbiamo un’altra mentalità, come pure gli Americani: vedremo chi ha ragione. Certamente è stato gravissimo il comportamento degli stati membri della UE. Stare assieme vuol dire obblighi e benefici uguali per tutti. E’ pure vero che per fortuna la maggior parte della comunità internazionale, compresa Cuba e Cina, ha deciso di contrastare il virus per la via tradizionale del vaccino. Cuba ha una grande esperienza con la dengue.

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