Coronavirus: gravissimo il comportamento degli stati membri della UE
Se hai letto Conan Doyle, in una avventura di Sherlock Holmes c’è un uomo affetto da elefantiasi alle gambe, e l’investigatore ipotizza che provenga dalle colonie indiane. Cioè la gente accettava di lavorare dove c’era una buona probabilità di contrarre una grave parassitosi a causa della filaria. Il dato è sociologico: certamente è vero che a quei tempi i Britannici consideravano quegli incidenti di percorso un prezzo equo da pagare. Hanno una mentalità pragmatica, che storicamente si è dimostrata vincente. D’altra parte, anche i Tedeschi e per quel che sappiamo pure i Francesi governativi zitti zitti avevano scelto l’immunità di gregge, celandoci importanti segnalazioni sulla malattia e favorendone il contagio. Noi Italiani abbiamo un’altra mentalità, come pure gli Americani: vedremo chi ha ragione. Certamente è stato gravissimo il comportamento degli stati membri della UE. Stare assieme vuol dire obblighi e benefici uguali per tutti. E’ pure vero che per fortuna la maggior parte della comunità internazionale, compresa Cuba e Cina, ha deciso di contrastare il virus per la via tradizionale del vaccino. Cuba ha una grande esperienza con la dengue.