Eredita’ Mediterranea nel Mondo

Esistono dei legami, o a dir meglio un percorso che lega: Plotino, che compose le Enneadi nel 244 dopo Cristo, George Creuzer archeologo e filologo Tedesco, e Carl Jung. Un legame questo che va oltre il tempo e lo spazio, avendo vissuto tali personaggi in epoche e luoghi diversi.

Esiste uno spirito comune, una sorta di linguaggio seppur in differenti campi che può’ essere identificato quale movimento neoplatonico. Un processo dove il sistema e’ costante dove sono le variabili a cambiare.

Molto spesso tale approccio, che contrasta l’ epoca aristotelica, si dissocia da tutto ciò’ che diventa specialistico o empiricamente fine a se stesso. Il movimento neoplatonico rifiuta tale forma mentis aristotelica che con il sorgere delle università’ comincio’ ad assumere atteggiamenti prettamente accademici e classificatori.

Una materia universale considera olograficamente l’aspetto integrato di qualunque soggetto.

David Bohm

Tale movimento prosegui’ nel mediterraneo ed in medio oriente attraverso l’opera dei templari cristiani, dei maestri cabalistici e sufi; custodi della vera conoscenza archetipica.

Tale scuola esoterica di base ellenica e mediterranea trascende a volte le differenti caratteristiche degli autori stessi che ne fanno parte; in questo caso Jung e Plotino, il primo, perlomeno per quanto ci è stato tramandato, nemico della metafisica e il secondo appassionato dello spirito trascendente e oltre mondano.

Questa non vuole essere una semplice descrizione di punti di vista ma pone l’attenzione sul principio universale del movimento neoplatonico. Un movimento che mette in discussione, come era solito il suo iniziatore Socrate fare, persino la propria realtà’ e che si completa non per spirito associativo ma raggiungendo l’unita’ nella diversita’, che simula in concetti cosmogonici l’anima in tutte le cose. Un concetto tanto più’ differenziato quanto più’ completo. La stessa affinità’ diversificata pone in risalto l’”anima mundi”, lo spirito collettivo del patrimonio umano.

Plotino:

“La nostra indagine ci obbliga a considerare fin dall’inizio la natura dell’anima”

Plotino Enneadi, I,1,2

Possiamo infine asserire che Plotino sia il padre della psicologia e che una psicologia del profondo si sia’ affacciata in epoca più’ tarda, ispirata da lui stesso e sviluppata successivamente da Jung attraverso gli archetipi. Simili analogie verranno inoltrate, durante il nostro secolo, nel campo della fisica quantistica.

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