Il negazionismo è offesa per gli ebrei e volgare manipolazione della storia

Grazie a shlaom.it, Cronache Mediterranee si unisce alla Comunità ebraica romana nel ricordare come “Il negazionismo della Shoah non sia solo una offesa per gli ebrei ma una volgare manipolazione della storia che deve preoccupare l’intera società”.
L’aumento degli italiani che negano l’esistenza della Shoah è stato rilevato dal trentaduesimo Rapporto Eurispes. “Il dato – aggiunge il presidente della Comunità ebraica romana, Ruth Dureghello – deve sollecitare una riflessione generale su come trasmettere alle prossime generazioni la storia della Shoah, anche nella prospettiva di quando verranno a mancare tutti i testimoni diretti”.
Per non dimenticare
Elio e Ariel Toaff: “Nei frequenti periodi di persecuzione, negli anni oscuri della discriminazione, nella cupa prigione dei ghetti, lo studio dello Zohar e la meditazione dei suoi valori costituirono per le masse ebraiche un rifugio sicuro, offrendo loro motivi di consolazione e di speranza. Pur martirizzati ed offesi nel corpo, i cabbalisti sentivano che Dio era vivo in loro e che dal loro amore per Lui dipendeva il rapido avvento dell’era messianica e la fine delle loro sofferenze. La mistica così ha saputo custodire il Dio vivente e trasmetterlo alle generazioni successive”.

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