In Italia cresce l’aggregazione intorno ad ideologie nazi-fasciste

Procuratore Giovanni Salvi

Grazie alla collaborazione con shalom.it, pubblichiamo un estratto del discorso del procuratore generale della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi, nella relazione di apertura dell’anno giudiziario:
In Italia si assiste all’aggregazione, soprattutto attraverso piattaforme informatiche, di un rilevante numero di persone, nell’ordine di migliaia, intorno ad ideologie nazi-fasciste, con spiccate manifestazioni di odio razziale ed anti-immigrati, di antisemitismo, di incitamento all’uso di armi, di cui alcuni soggetti affermano di avere la disponibilità. Cresce il livello della minaccia posto dai movimenti suprematisti, nazionalisti, identitari che assumono in ambito europeo e italiano forme eterogenee e presenze sempre più consistenti, soprattutto sul web. E se nei vari Stati membri dell’Unione l’Europol registra per il terzo anno consecutivo la crescita del numero degli arresti legato alla violenza estremista di destra, nel nostro Paese il quadro è attualmente composto da esigue formazioni di rilievo nazionale e da un nutrito numero di micro gruppi attivi in ambito locale, dai quali non provengono segnali che facciano ritenere, nel breve-medio termine, l’insorgenza di dinamiche di natura eversiva. Tuttavia, meritano un costante monitoraggio i segnali dell’inasprimento della conflittualità tra gruppi di opposto segno, che è presente e investe le compagini più radicali, essendo alimentata dalla progressiva penetrazione delle realtà dell’estrema destra in contesti di rilevanza sociale (emergenza abitativa, precariato, disoccupazione giovanile, assistenza alle fasce sociali piu’ sovraesposte alla crisi economica ed eco-ambientalismo). In questo mosaico si inserisce l’attivismo dei gruppi d’ispirazione sovranista e suprematista di matrice filonazista, impegnati a divulgare le ideologie di intolleranza nei confronti di ebrei, arabi, ispanici e afroamericani, che come avvenuto recentemente in Nuova Zelanda hanno ispirato la realizzazione di azioni terroristiche particolarmente violente. E nemmeno va sottovalutata la recrudescenza emersa di recente all’interno del circuito delle tifoserie violente, sempre più politicizzate.

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