La grancassa mediatica per il governo meno votato della storia d’Italia

Ph Circo Ramingo con Marco Ramingo Previtera e Annalusi Ramingo Rapicavoli

Un’affermata testata giornalistica nazionale stamattina annuncia che il governo giallo-rosso piace a Unione europea, Cina e Russia. Ma come si legge l’anticipazione dell’articolo in prima pagina e poi si va nel testo vivo, l’affermazione diventa domanda: ” Le potenze dietro il Conte bis?”. Conosco le raffinatezze balistiche della comunicazione di massa e deduco facilmente che si sta alzando ad arte una cortina fumogena. Diciamo “The show must go on” allora, è il motto della politica che deve essere realista e deve pensarci due volte prima di interrompere le relazioni con qualunque stato. Ma è innegabile che in questo momento la informazione partigiana e compromessa di casa nostra, ampliamente esautorata dal pubblico in autorità e credibilità, deve fare grancassa per il governo meno votato della storia d’Italia: allora lo accredita del favore delle grandi potenze e minimizza Salvini e la Lega. L’informazione tutta ha messo la sordina. Le scadenze elettorali che incombono potrebbero essere decisive. La crisi storica del movimento neocon e dei serventi della UE deve passare inosservata.
Ma a proposito del millantato sostegno cinese (e USA, e russo) leggo invece che i Cinesi sono contraddetti dal profilo bassissimo di Di Maio, al quale rimproverano inesorabilmente le sue precisissime lacune. Insomma, denunciano questo governo di aver messo in un posto cruciale l’uomo sbagliato al momento sbagliato.
E persino su Trump ho i miei dubbi, tanto vale giocarsela ai dadi, perché sulla costanza dei due partiti al governo del Paese nessuno sarebbe disposto a scommettere un centesimo.
The show must go on.

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