La scomparsa della Musica – VIDEO

Ph T.M. Palermo

Samuele Schillaci ha intervistato il musicologo Antonello Cresti, in occasione della presentazione a Catania del suo libro “La scomparsa della Musica”.


Le nostre riflessioni
di Sergio Pensato

“In questa società dello spettacolo chi controlla l’informazione controlla il linguaggio e con il linguaggio anche le categorie morali. Assolutamente in stile ‘1984’, un’opera che spiega molto chiaramente i meccanismi della pubblicità come strumento di una forma occulta e molto potente di controllo di massa. La società neocon si fonda sulla manipolazione e la menzogna, a esclusivo beneficio delle elite. Penso alla verità sugli sbarchi, che aumentano esponenzialmente, e sui morti in mare destinati inesorabilmente ad aumentare, mentre le Ong interessate annunciano di star salvando vite. Al punto che il capitano di una nave è autorizzato dalla magistratura italiana a tirare la sua nave addosso a una motovedetta in porto.
Senza una buona dose di complicità non capiremmo come si fa ad affermare il principio della accoglienza indiscriminata e delle frontiere aperte e agire poi paradossalmente di conseguenza (fino alle grottesche denunce a Salvini), se poi bastasse aprire un atlante e paragonare l’estensione degli altri continenti alla striminzita Europa, e paragonare i numeri delle popolazioni mondiali per capire la semplicissima verità: che la via della accoglienza fin qui predicata è impossibile esattamente come pretendere di svuotare il mare con un secchio. E uno scenario certissimo è che l’invasione disordinata di stranieri creerebbe squilibri e contraddizioni gravissimi nelle società europee, mentre la stessa piattaforma dei diritti dei lavoratori ne uscirebbe drasticamente ridotta e confusa. I partiti della sedicente sinistra stanno crescendo i loro raccomandati come bestiame a foraggio, ignorando i dannati in schiavitù nei campi.
ALT: i marxisti non sono e non saranno mai per la emigrazione indiscriminata, poiché devono rimanere in patria a organizzare la resistenza e la rivoluzione. Quindi tutto ciò che i mass media tromboneggiano come ‘essere di sinistra’ non corrisponde affatto alla verità; e d’altra parte, dopo cinquecento anni di sfruttamento coloniale e imperialistico non sarebbe il massimo condurre quelle popolazioni sfruttate a mendicare nelle capitali che li hanno sfruttati. Anche molti cattolici impegnati nel sociale pensano alla alternativa dello sviluppo nelle loro patrie, e di piani contrari allo sfruttamento per gli stranieri”.

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