Senato approva Commissione contro odio

“La Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza presentata da Liliana Segre è stata approvata dalla maggioranza dell’aula del Senato”.
Il commento del Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni:
“Con il via libera all’istituzione di una Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza, mozione che aveva come prima firmataria la Testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre, il Senato ha oggi dato un importante segnale a tutta la società italiana. In un’epoca caratterizzata dall’affermazione crescente di odio e parole malate, pervasive in ogni aspetto della nostra vita reale e virtuale, è infatti necessario che le istituzioni intervengano con la massima incisività, forza e autorevolezza. Nessuna esitazione ulteriore è possibile, davanti alla voragine che rischia di aprirsi davanti a noi. L’iniziativa proposta dalla senatrice Segre colma così un vuoto significativo e si propone di offrire nuove soluzioni al contrasto di questo fenomeno di drammatica e lacerante attualità. Complimenti quindi a Liliana per questo risultato. Grazie a tutti coloro che, da diverse posizioni politiche, l’hanno sostenuta e la sosterranno in questa sfida. Chi oggi si è astenuto non è esentato dal dovere di partecipare a questo impegno”.
Il nostro commento a firma di Sergio Pensato:
“Solite battute mentre si fa la fila alla cassa. Vittoria fresca in Umbria. Salvini ha portato il razzismo in Italia? Non è vero. Se c’era una tipologia di Leghisti razzisti, dobbiamo andare ai tempi di Bossi: quando alle manifestazioni i Leghisti contadini giravano con la giovenca tirandola per la cavezza; gente pazzesca tagliata nei panni ruvidi di Bossi. Allora sì, tutto quello che si trovava a Sud di Ancona era Terrone. Il resto fu uno sfogo di Salvini, il quale del tutto inopportunamente andò a stuzzicare i possibili elettori meridionali a casa loro. Guai nel Regno delle Due Sicilie a toccare il campanile! D’altra parte, diceva cose vere, ma quelle fanno ancora più male. Se si sono risentiti in tanti, ormai l’incidente sembra chiuso. Uno scivolone direi oggi da una prospettiva vittoriosa; d’altra parte soltanto chi cade può rialzarsi. E mi pare che Salvini lo abbia fatto egregiamente: acquista di giorno in giorno una sicurezza insospettata di capo e svetta in una Italia di nani.
Ma perché lo accusano di essere razzista? Razzisti sono invece proprio gli elogiatori della accoglienza indiscriminata, che sottraggono forza lavoro a zone depresse per deportarle sui marciapiede delle città europee, a chiedere l’elemosina o peggio. Non mi sembra un atteggiamento protettivo verso quei popoli, piuttosto doppia morale. E soprattutto mettiamo in chiaro che chi è realmente impegnato nel sociale non può trovarsi d’accordo a sostenere la deportazione: bisogna rimanere dopo cinquecento anni di sfruttamento, rimanere a organizzare con la propria gente la resistenza e la rivoluzione.
La sedicente sinistra (che sinistra non è) è per continuare lo sfruttamento coloniale. Retorica triste e bieca quella di salvare vite: il modo migliore di evitare incidenti è non mettersi in viaggio”.

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