Nuova Direzione: “contro il dominio delle élite italiane ed estere” – VIDEO

Il giornalista Thomas Fazi – sabato 30 novembre a Catania per presentare il suo libro dal titolo “Sovranità o Barbarie” – ci introduce a “Nuova Direzione”, l’associazione di cultura politica che si ispira ai principi della Costituzione del 1948 per dare corso ad una politica “contro il dominio delle élite italiane ed estere”.

I think that … Di SERGIO PENSATO


La UE è nel cuore del complotto neocon, che ha infiltrato una grigia burocrazia politica sulle due sponde dell’Atlantico: complici l’informazione quasi al completo oltre ad alcune caste e lobby privilegiate, si lanciarono all’assalto del potere mondiale. L’affare delle Due Torri fu il segnale per una ripresa violentissima di guerre e terrorismo.
La peculiarità di questo sistema di potere è che un esercito di esecutori non ha la minima facoltà decisionale e ancorché rappresentativa sullo stato delle cose; infatti ci sono livelli superiori assolutamente impermeabili alle inchieste, livelli che operano nascosti e decidono le scelte delle masse curando una accurata messa in scena della democrazia. Ci fanno vivere nella favola di “Re Nudo” convincendoci che altro mondo non c’è.
Ma furono sconfitti da Putin e dalla autentica resistenza islamica, quella che disintegrò ISIS e cellule terroristiche manovrate dalla CIA. Persino ovvio che adesso si riordini il sistema, ridimensionando drasticamente i ranghi dei giannizzeri mentre crescono le spese militari. Intanto il terrorismo fa ancora capolino, grazie ad esecutori squilibrati coperti dai servizi. Ma la tendenza emergente è che il terrorismo è fuori fuoco, se ne parla sempre meno. Sono trascorsi i tempi delle “Primavere Colorate”.
Monti fu ben pagato dalle massonerie atlantiste, quelle capaci di allineare Berlusconi e Napolitano in nome della Società dello Spettacolo, e bisogna riconoscergli che ha svolto egregiamente il suo lavoro. Si è approfittato contro Berlusconi per un autentico colpo di stato (o per lo meno tale sarebbe stato se non ci fosse dietro le apparenze un ordine superiore occulto a fare e decidere sopra le parti) e ha governato malissimo l’Italia, inchinandola alla UE e operando una propaganda sottotraccia che infiltrava slogan e preconcetti per i suoi padroni. Ha perfezionato un sistema di potere che sarebbe sciocco ridurre alla dialettica bipolare di destra- sinistra. I neocon amano travestirsi da illuminati rivendicando tutte le belle bandiere che storicamente non gli spetterebbero. Sono i nuovi Farisei, pontificano dall’alto dei loro privilegi e intanto che salvano i migranti in mare derubano i popoli di cui dovrebbero aver cura. Monti sa però che il sovranismo è la risposta fisiologica dei popoli alle politiche di omologazione, si rassegni e raccolga con gli altri gli scatoloni per il trasloco.
Ha un bel tirare pietre contro Salvini, le forze che sostengono questo governo si sono esaurite. La Storia è una madre severa. Intanto regna la confusione, a conferma dell’interregno in cui viviamo adattandoci a ogni incertezza. Sui giornali di Berlusconi leggo l’ennesimo pezzo contro i sovranisti, rivalutando il Risorgimento. L’autore non parla mai del Regno delle Due Sicilie (che aveva miglior titolo del Regno di Piemonte per governare a casa propria e che fu saccheggiato dai Savoia per finanziare l’immenso debito di guerra) e nemmeno di una repressione sanguinosa, protrattasi per quindici anni e che creò la Questione Meridionale condannando il Mezzogiorno al sottosviluppo.
Gravissimo errore di prospettiva illudersi che la Storia si fermi. I neocon sono alla canna del gas, perché non hanno alcun futuro, non servono più. Come dinosauri superati dalla evoluzione resteranno in una nicchia a estinguersi. Boldrini & Strada non ci parleranno più di migranti.
E chiariamo che la emigrazione non va bene per i comunisti (e nemmeno per chiunque operi nel sociale): bisogna restare a casa per lottare, per fare la resistenza e la rivoluzione. Troppo facile, dopo aver saccheggiato quei popoli per cinquecento anni, mandarli a elemosinare sui nostri marciapiede.

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