Storia climatica del Mediterraneo: sintesi dei risultati dello studio con partecipazione INGV

Ph INGV

Dalla ricerca internazionale Mediterranean winter rainfall in phase with African monsoons during the past 1.36 million years condotta nell’ambito dell’International Continental Drilling Program (ICDP) che vede tra i partner italiani l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), le Università di Pisa, Firenze, Bari, Reggio Emilia, Roma Sapienza e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), emerge che “durante i periodi caldi del Quaternario (interglaciali) le precipitazioni invernali sono aumentate nella regione del nord mediterraneo, molto probabilmente a causa delle alte temperature della superficie marina ed effetti analoghi potrebbero verificarsi nel prossimo futuro a seguito del riscaldamento climatico indotto dalle attività umane.
I modelli di simulazione climatica indicano che durante gli intervalli interglaciali si è intensificata la ciclogenesi, la formazione di zone di bassa pressione atmosferica, sul mediterraneo occidentale, soprattutto nei mesi autunnali. Questa condizione è dovuta con buona probabilità alle alte temperature della superficie marina, che porta a precipitazioni considerevolmente maggiori nelle regioni che bordano la sponda nord del mediterraneo. Effetti analoghi potrebbero verificarsi nel prossimo futuro a seguito del riscaldamento climatico indotto dalle attività umane”.
Il team di ricerca è stato guidato dal Prof. Bernd Wagner dell’Università di Colonia e coordinato per l’Italia dal Prof. Giovanni Zanchetta del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *