Una riflessione sulla Società dello Spettacolo

Nella didascalia diceva Magritte “questa non è una pipa” e infatti è il disegno di una pipa, da non confondere con una pipa reale. Dovremmo studiare meglio a scuola e riuscire a pensare, se nella vita sociale siamo poi fatalmente vittime di manipolazioni e menzogne, ad opera della pubblicità, della politica e dei mass media.
Mi sono ingozzato di un lungo filmato pro complottisti lunari a firma di Massimo Mazzucco, secondo il quale non saremmo mai andati sulla Luna. Le obiezioni alla veridicità del materiale riguardante le missioni Apollo sono tutte plausibili, ma non per questo vere. Noi osserviamo infatti delle fotografie e dei filmati e su quelli possiamo giudicare, ma non valutiamo direttamente i FATTI. Una deformazione della nostra Società dello Spettacolo, così i tecnocrati della informazione influenzano la nostra epistemologia ponendo i fatti e il loro racconto sullo stesso piano. Mi sembra impossibile dimostrare che le missioni Apollo non siano mai avvenute; d’altro canto però non sarebbe certo la prima volta che si affidano le sorti di una campagna mediatica a una immagine manipolata o postprodotta.
Ne ho ragionevole certezza se considero l’importanza affidata dalla Presidenza Kennedy all’intero progetto della corsa alla Luna, probabilmente la più estesa e partecipata campagna di massa della Storia. Mi sembra perciò credibile che si fosse affidata a una sorta di piano B la riuscita del piano, considerata l’importanza di quelle immagini, e suppongo che almeno alcune delle foto che conosciamo e celebriamo siano state ricostruite in uno studio di posa. Probabilmente da Kubrick, che allora fu il più accreditato per un lavoro del genere.

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