Verso l’intesa Italia – Confessione Anglicana tra flussi migratori e nuove religiosità

Il Premier italiano Giuseppe Conte si è impegnato a presentare in Parlamento il disegno di legge di approvazione dell’Intesa con la confessione anglicana denominata “Church of England”, dando così seguito all’accordo raggiunto con la reverenda Vickie Lela Sims.
La notizia riflette un tema attuale stante che i flussi migratori comportano il proliferare di nuove religiosità. Un indicatore del fenomeno del pluralismo religioso nel nostro Paese è il dato crescente di richieste, da parte di culti acattolici, dell’approvazione governativa della personalità giuridica. “L’approvazione governativa – spiegano gli “uffici degli Interni” – non è diretta ad attribuire rilevanza giuridica alla nomina del ministro di culto, neppure costituisce un requisito necessario ai fini dell’espressione del culto in forma associata, ma solo a consentire al ministro di culto di compiere atti produttivi di effetti giuridici come il conferimento dell’efficacia civile al matrimonio religioso”.


Il Matrimonio Acattolico spiegato dall’Avvocato
Il matrimonio celebrato davanti ai ministri dei culti diversi da quello cattolico è regolato dalle disposizioni del codice civile concernenti il matrimonio celebrato davanti all’ufficiale di stato civile, salvo quanto è stabilito dalla legge speciale concernente tale matrimonio. Negli ultimi anni, il Governo italiano ha concluso accordi con i rappresentanti delle diverse confessioni presenti nel nostro Stato, in attuazione dell’articolo 8 della Costituzione.
Il matrimonio acattolico non costituisce un tertium genus rispetto al matrimonio civile e quello concordatario; esso, infatti, è una forma particolare del matrimonio civile, con la differenza di essere celebrato da un ministro del culto acattolico, il quale assume la veste di delegato dall’ufficiale di stato civile. È opportuno precisare che il ministro del culto acattolico deve essere cittadino italiano, autorizzato dall’ufficiale di stato civile a celebrare, la sua nomina da parte degli organi del culto deve essere approvata dal Ministro degli Interni. Né l’approvazione del Ministro, né l’autorizzazione dell’ufficiale di stato civile sono necessarie nella procedura prevista dalle Intese, la quale, però, impone al celebrante di provvedere al rilascio di un nulla osta che attesti l’assenza di impedimenti e l’avvenuta lettura degli artt. 143, 144, 147 ai nubendi (lettura che nel matrimonio civile e in quello concordatario avviene durante la celebrazione).
Per il resto, si applicano le norme che disciplinano il matrimonio civile, sia per quanto riguarda le condizioni necessarie per contrarre matrimonio e per le altre formalità, sia per la disciplina della nullità e annullabilità.
Ph Ministero Interno licenza CC-BY-NC-SA 3.0 IT: Martedì 30 Luglio 2019, Palazzo Chigi, la reverenda Vickie Lela Sims e il Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte siglano l’accordo per l’Intesa

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