SARÀ VERTIGINE O UN CAPOGIRO?
Quando si parla di vertigini è davvero complicato, anche per lo specialista, darne una vera definizione. Infatti vertigini, capogiri, sbandamenti ed instabilità il più delle volte non sono altro che definizioni legate a quello che il paziente ritiene sia la caratteristica principale del suo sintomo. Pertanto, chi ha ragione? In realtà nessuno. Ci fu un tempo in cui la domanda che per il Medico doveva dirimere la questione era “Le gira la testa o vede girare la stanza?” , ritenendo che la vertigine periferica legata agli “otoliti” portasse una sensazione “oggettiva” di vertigine, mentre tutte le altre evenienze (pressione bassa, stati anemici, eventi neurologici, etc. ) dessero una sensazione “soggettiva”. Niente di più sbagliato. Il paziente affetto da Vertigine Posizionale Parossistica Benigna (erroneamente chiamata da tutti “labirintite”) infatti lamenta una serie di sintomi non ben definibili in una singola categoria. Andiamo infatti dal sentirsi letteralmente dentro una centrifuga ad una sensazione di leggera ubriachezza, passando per una serie di stati intermedi che portano ad instabilità durante il cammino ed addirittura l’impossibilità a riposare a letto. Quest’ultimo sintomo è probabilmente il più diffuso, proprio perché stando sdraiati si stimola il labirinto e vengono messi in posizione anomala gli otoliti. Come fare quindi a capire se ci si trova davanti ad una Vertigine legata ad un problema dell’orecchio interno? La vera domanda da fare dovrebbe essere se sdraiandosi a letto la sensazione spiacevole del paziente peggiora da un lato piuttosto che dall’altro. Se così fosse, allora il consiglio è sicuramente quello di effettuare una visita specialistica Audiologica con Prove Vestibolari.
Caterina Maria Grillo