L’arte ad impatto zero, dal riutilizzo consapevole e creativo di oggetti dismessi alla rigenerazione urbana

Dal riuso di oggetti dismessi alla riqualificazione urbana, beddart come fucina di idee e luogo di incontro per street artist

A Catania il mercato, il cosiddetto “Fera o luni”, si innesta all’interno di un contesto multiculturale, un quartiere popolare che accoglie le tante sfumature del vivere a contatto con l’altro da sé.

In una mattina come tante, passeggiando proprio al mercato, può capitare di imbattersi in un negozio che ha fatto della conversione in chiave artistica di articoli usurati o anche fuori tendenza la sua mission: Beddart.

Scopriamo che Beddart non è solo una piattaforma ed una vetrina di opere d’arte, ma anche un luogo fisico in cui artisti noti ed emergenti possono confrontarsi, dialogare, arricchirsi, trovare visibilità.

Una vera e propria fucina di idee. L’arte del riuso dei materiali di scarto, lavorare con materiali di riciclo per costruire oggetti con una veste estetica rinnovata è un modo di riqualificare oggetti di uso quotidiano, allo stesso modo di come la street art veste di nuova luce contesti urbani degradati.

Un recupero che acquista un significato simbolico a 360 gradi, un riciclaggio a chilometro zero che converte in bellezza il decadimento cittadino.

Nicola Cavallaro, responsabile del progetto Beddart, ci ha raccontato in che modo questa realtà si inserisca nel territorio e come la sinergia fra locali, istituzioni e street artist ha reso possibile un progetto di riqualificazione urbana.

Il progetto in questione, prevede una pedonalizzazione della zona che va dal civico 12 al civico 36 di Via Guglielmo Oberdan e una rigenerazione urbana di un muro decadente di via Cosentino.

Gli stessi esercizi commerciali della zona si stanno muovendo per rendere questo progetto ad impatto zero, concretamente fattivo, attraverso sponsorizzazioni ed aiuti materiali. Nicola Cavallaro ha sottolineato che Beddart, come promotrice di azioni di rigenerazione urbana, attraverso forme di street art e non solo, nasce in un contesto urbano popolare, “una zona caratterizzata dal più grande mercato della città…un luogo ricco di ispirazione, conferito, appunto, dal folclore e dalle diverse etnie”… e ci tiene ad aggiungere che” dall’apertura fino ad oggi, i residenti sono sempre stati entusiasti, dato che siamo riusciti a dare lustro alla zona.

Da qui è nato un confronto continuo per migliorare l’aspetto estetico e culturale del posto”. L’arte protagonista di una rinascita, all’insegna della bellezza.





Il Muro di Via Cosentino: un progetto di riqualificazione urbana nato dal basso e con il contributo di artisti, popolazione locale ed istituzioni

Il progetto di Via Cosentino è stato ideato durante il lockdown ed è a Giugno di quest’anno che si è avviato l’effettivo iter burocratico di realizzazione, con il coinvolgimento del presidente del consiglio del primo municipio, Paolo Fasanaro ed una delibera di approvazione da parte del comune per l’avvio dei lavori, in piena legittimità.

Nicola Cavallaro ci ha spiegato che l’idea del Murales nasce per riqualificare un grande muro degradato che costeggia la via Cosentino, per “regalare alla città di Catania un angolo di benessere estetico”.

Il concept dell ’opera murale è il connubio tra divinità greche, dunque il nostro passato, le nostre radici culturali e le fonti di energia rinnovabile, il nostro auspicato futuro.

Ogni progetto di rigenerazione urbana è un progetto ecosostenibile, ed anche la steet art che da sempre veicola messaggi politici a volte anche rivoluzionari, sposa questa filosofia.

Banksy, lo street artist ad oggi più famoso, lo farebbe in anonimato e con un certo pudore, oggi le istituzioni e la street art, possono andare a braccetto e concepire nuove frontiere per la bellezza urbana e non solo.



La scelta degli street artist ed il loro contributo alla riqualificazione urbana di Catania

Attualmente il progetto è un vero e proprio working in progress e sono stati coinvolti e cooptati dal project manager Nicola Cavallaro artisti già noti per aver dato un contributo “di bellezza” a Catania. Una città che ha tanto bisogno di essere abbellita, ma che ha ancora più bisogno di essere compresa e valorizzata nella sua essenza. In quest’ottica collaboreranno e realizzeranno l’opera muraria di Via Consentino: Antonio Riccioli, in arte ONE, classe 1982, che lavora come spray artist dal 1996, implementando la propria esperienza come writer in giro per l’Italia e non dimenticando mai di fare omaggio della sua creatività alla sua città di provenienza, cioè Catania; Antonio Barbagallo, in arte Anc, classe 1984, diplomato all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti, che spazia dall’aerografia su vari supporti e mezzi di trasporto, all’utilizzo di vernice spray su grandi superfici, collaborando sia con enti pubblici che privati e partecipando a diversi eventi di carattere nazionale. La realizzazione del progetto vedrà anche la firma di Andrea Marusic, classe 1981, scenografo laureato all’Accademia di Belle Arti di Catania, ma writer fin dalla prima metà degli anni ’90, si avvicina alla street art utilizzando varie tecniche: pennello, spray ed incisioni. Ha avuto modo di farsi conoscere collaborando in diverse occasioni con il comune di Catania, realizzando opere di street art, decorando piazze e luoghi pubblici; l’opera più conosciuta ed amata dai catanesi è quella realizzata sulle mura che costeggiano lo stadio Angelo Massimino, dove ha dipinto 50 tra i più celebri personaggi del calcio catanese.



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