AUTOTRASPORTO, I COSTI RICADONO SUL LAVORO, SUI DIRITTI E SULLA SICUREZZA DEI LAVORATORI.
TIR, Manifestanti in tutta Italia, La mobilitazione parte dalla Sicilia e si moltiplicano anche sulle strade italiane contro le manovre sui rincari del Governo che non guarda in faccia a nessuno, la protesta riguarda soprattutto il caro prezzo del carburante che penalizza tutto il settore produttivo ed i consumatori, specialmente i prodotti di prima necessità. E intanto cresce la preoccupazione per i rifornimenti della catena di distribuzione che ha scatenato la corsa all’accaparramento dei generi alimentari nei super mercati di tutta Italia. Il Governatore Nello Musumeci ha fatto sapere che dobbiamo evitare la guerra tra poveri, chiediamo un incontro in tempi brevi col ministro dei trasporti e allentare la morsa ai caselli per evitare ulteriori danni e disagi alla popolazione.
In campo la battagliera – Avvocato Tania Andreoli, Presidente dell’L.A.A.I.S. (Lega Autisti Autotrasportatori Indipendenti Siciliani) che ci ha inviato il seguente comunicato stampa: “La protesta di alcuni padroncini e aziende dell’autotrasporto, se pur mossa da rivendicazioni legittime ed opportune, si esprime in modo sbagliato contro gli interessi e il reddito di altri lavoratori che pagano il prezzo della serrata”. A sostenerlo sono i vertici della CGIL di Ragusa che condividono, invece, l’iniziativa dei sindaci di Vittoria, Comiso, Santa Croce Camerina Ragusa e Acate i quali hanno intrapreso delle iniziative per risolvere il problema de blocco dei trasporti, micidiale per le attività produttive del territorio. A parlare, per il sindacato, è Peppe Scifo, segretario generale della CGIL Ragusa, intervenuto sulla serrata messa in atto da operatori e aziende dell’autotrasporto. I lavoratori dell’autotrasporto- afferma il Segretario- da sempre pagano sul proprio lavoro il caro prezzo di un settore dove regna la competitività a ribasso e dove spesso molti costi ricadono sul lavoro, sui diritti e sulla sicurezza. Il caro carburante e le bollette altissime per le famiglie stanno determinando un peggioramento generale delle condizioni di reddito di milioni di lavoratori. Per la CGIL, quindi, serve urgentemente un intervento del Governo per abbattere i costi del carburante e dell’energia che stanno aumentando gli ingressi di molte famiglie nella povertà. “I Governi degli Stati della UE- sostiene ancora Scifo-devono provvedere ad un confronto con le grandi multinazionali del petrolio e delle materie energetiche, i cui profitti lievitano ogni giorno, per affermare il primato della politica e delle Istituzioni contro un mercato feroce che consuma vittime su larga scala. Sospendere subito le serrate e i blocchi, e mobilitiamoci per tutelare il lavoro e il suo valore sociale”. Sul tema è intervenuta anche la Lega Autisti Trasportatori Indipendenti Siciliani che condanna, così come la Cgil, il blocco attuato dagli autotrasportatori: “il blocco è da considerare come una strumentalizzazione inutile e senza precedenti, in un momento in cui il disagio sociale, il malcontento di molte categorie ed il senso di abbandono rappresentano una vera e propria polveriera. “E’ veramente triste -afferma la Presidente della Lega., Tania Andreoli – che si utilizzi lo stato d’animo di dissenso generale per strumentalizzare e fingere di affrontare problemi rimasti irrisolti che non possono trovare soluzioni, né davanti ad un casello, né all’Albo dell’Autotrasporto, organismo inutile e superato, che fa comodo a molti degli organizzatori stessi del blocco. Insomma, in molti, anche tra gli addetti ai lavori, pur comprendendo le ragioni degli autotrasportatori, vessati dagli aumenti dei costi, non condividono il metodo di una protesta che rischia di mettere in ginocchio l’intero Paese penalizzando in primis i consumatori”.
Carmelo Santangelo