È MORTO LIBORIO CURIONE, IL PADRE DEL MUSEO TRECASTAGNI MUSEO

Liborio Curione

La triste notizia è subito circolata nei Socia. L’eco suscitata dalla scomparsa di un illustre personaggio della cultura e dell’arte, il Prof. Liborio Curione, si può dire è rimbalzata in ogni parte del mondo, ma soprattutto dove era conosciuto e dove ha prestato la sua opera, stimolando risonanza e reazioni sul piano umano e su quello della cultura e dell’arte.

Non è ancora passato il momento dell’emotività seguito all’evento luttuoso e già si pensa ad un lavorio sereno valevole a delineare un disegno della personalità dell’illustre Prof. Liborio Curione delle opere d’arte da lui realizzate. Non che siano mancate a tuttora scritti, saggi, monografie, ma di un ripensamento critico che potrà dar luogo ad una più ferma e sicura collocazione del valore di questo grande personaggio nella storia dell’arte sicula.

Liborio Curione sta nelle sue opere, nel cuore e nella testa di quel meraviglioso addetto stampa che oggi ne dà la triste notizia, comunicata alla nostra redazione, è il Dr. Orazio Vasta, ex portavoce del Prof. Curione che oltre al dolore manifestato ci dà la sua biografia, che seppur di lunga stesura, ci è data esemplare prova della grande figura senza uguali:

Il cuore del mio amico fraterno Liborio Curione ha smesso di battere all’improvviso e senza preavviso o di una manifestata malattia in giorno 25 settembre c.a., scrive Orazio Vasta. Era nato ad Alimena (PA) nel 1954, lascia la moglie e due figli, viveva con la famiglia a Trecastagni (CT). 

Fu Docente alla cattedra di “Tecniche delle Incisioni”, presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, dal 1979 si è occupato dei diversi aspetti, attinenti alle tecniche delle incisioni con partecipazione, come coordinatore e relatore, a seminari sulla xilografia, calcografia, litografia, serigrafia.  Dal 1996 è stato il padre-direttore del Museo d’Arte Moderna “MUSEO TRECASTAGNI ”, di cui, per alcuni anni, sono stato uno degli addetti stampa. Nel 1975 disegnava le coreografie ed i costumi del balletto “Giulio Cesare Imperatore I” Alimena, (PA). Nel 1980 ha tenuto un corso di “Punta Secca” alla scuola media G. B. Piranesi di Roma. Nel 1986 è stato coordinatore in un corso di “Educazione all’immagine” presso il Distretto Scolastico di Trecastagni. Nel 1993 è stato relatore in una conferenza sull’incisione “Analisi del segno inciso”, Torre Archirafi, (CT). Nel 1994  coordinatore e relatore in un seminario di lavoro su “L’opera, Forma, Colore e Segno”, Alimena, (PA). Dal 1996 è stato il Direttore del Museo d’Arte Moderna “MUSEO TRECASTAGNI MUSEO”. Nel febbraio 2000  relatore in una conferenza all’Accademia “Mediterranea” (RG) sull’Incisione “Il Segno dall’Idioma all’Assioma”; è stato nominato Commissario tecnico – scientifico al Museo della Grafica del comune di Naro (AG).

Dal 1997 ha tenuto dei corsi di incisione: Calcografia Sperimentale, Xilografia Sperimentale.

👉🏽Hanno parlato di lui giornalisti e studiosi:

Francesco Gallo, Giovanna Giordano, Giovanni Iovane, Simona Barucco, Paolo Giansiracusa, Rosario Russo, Anna Lombardi, Monica Cilmi, Salvo Maugeri, Fausta Finezzer, Nicolò D’Alessandro, Orazio Vasta, Vincenzo Tomasello, Gabriella Gentilini, Loredana Rea, Giuseppina Radice, Mario Di Dio, Ornella Fazzina, Giuseppe Incaglio. Salvo Russo, Marco Lorandi, Vitaldo Conte, Tommaso D’Amico, Rosa Bianco Finocchiaro, Federico Cicirata, anna Maria Ruta, Gloria Zucconi, Nicolò D’Alessandro, Giuseppe Frazzetto, Enzo Papa.

👉E’ inserito nel “Repertorio degli incisori italiani”, nel volume secondo 1993/1996 e terzo 1998/2000 edizione EDIT FAENZA.

È inserito anche nel “Repertorio della Xilografia italiana” 1946/1999 Pietro Chegai Editore.

La lista è lunga. Potrei scrivere pagine e ancora pagine sulle attività svolte dal Liborio come insegnante, come artista e come Uomo. Mi fermo qui, associandomi al dolore della moglie e figli, concludo con un sentimento di gratitudine per quello che ho avuto e per quello che mi ha dato.

“Grazie Liborio per tutto quello che mi hai donato come amico, come artista e come Uomo, che il Signore ti dia il posto che meriti: il Paradiso”.

Carmelo Santangelo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *