Fra e Dania, un’amicizia all’insegna dell’arte
Abbiamo incontrato due donne esplosive che vivono della loro passione ed abbiamo cercato di capire cosa si cela dietro i loro spettacoli, si sono raccontate per darci modo di entrare nel loro mondo.
Francesca Bella e Dania Lentini, in arte Fra e Dania, si sono conosciute frequentando la scuola di Formazione in danzaterapia Metodo M. Fux ed hanno frequentato il Corso Nazionale per operatori teatrali per bambini, presso la Scuola di Roma di Helga Dentale, oltre che il Corso teatrale condotto da Giuseppe Dipasquale e Valeria Contadino, presso il teatro Must di Catania.
Due artiste che camminano anche in parallelo, ciascuna portando avanti interessanti progetti individuali. Francesca Bella ha, infatti, lavorato con diverse compagnie teatrali e in diverse produzioni cinematografiche, ovvero “La Matassa” Regia di Ficarra e Picone e G. B. Avellino, “Un Mondo sottosocial” Regia I Soldi Spicci, “Tuttoapposto”, regia di G. Costantino e “Santocielo”, regia F. Amato e Dania Lentini si è espressa come musicista, avendo studiato batteria acustica e svolto il ruolo di formatrice in danzaterapia all’interno del progetto “Je repars de toi”, realizzato dal C.O.P.E. in Tunisia, rivolto ad operatori nel settore disabilità.
Il sodalizio artistico nasce nel 2014, conducendo lezioni per bambini di danza creativa secondo il Metodo Maria Fux. Successivamente, dopo la formazione in Teatro in Gioco, hanno iniziato ad inserire nelle loro lezioni elementi teatrali. Lo sposalizio fra danza e teatro crea il format che oggi portano avanti come teatro in danza; si tratta di spettacoli interattivi in cui arte, comunicazione ed espressività travolgono e coinvolgono i bambini che, nel vortice della creatività, diventano protagonisti.
Un legame inossidabile che è cresciuto piano, fino a farle essere inseparabili, “le carabiniere” come qualcuno con simpatia le etichetta.
I loro spettacoli sono del tutto autoprodotti, interattivi e si rivolgono ai bambini. Bambini specifici o neuro-tipici poco importa, il format è costruito su una dimensione di inclusività a 360 gradi. il loro cartellone prevede “Sulla scia della stella”, “Il mago Ricicloz”, “Le conchiglie emozionate”,“Il Fantaspecchio”, “A Carnevale ogni amico vale”, “La fata del ritmo”.
Quando abbiamo chiesto loro perché avessero sentito l’esigenza di sperimentarsi in questa tipologia di arte, ci hanno chiarito che questo nuovo format teatrale nasce dai bisogni, dalle esigenze dei bambini che sono affiorate durante le lezioni settimanali di teatro e di danza.
Si sono accorte che i bambini in tenera età avevano bisogno di vivere lo spettacolo teatrale e non semplicemente di essere degli spettatori passivi. Una dinamica che sovverte ed arricchisce anche il loro stesso ruolo, Fra e Dania diventano attrici-conduttrici, pronte a mettersi in discussione, interagendo con i bambini. Per loro il teatro è espressione, comunicazione, relazione, interazione, piacere e divertimento, così uno spettacolo teatrale diventa un mezzo educativo.
Fra e Dania coinvolgono fino a 60 bambini a spettacolo, sfidando anche i bimbi meno avvezzi a mettersi in gioco, motivandoli con grande amore e passione. L’amore per i bambini è una delle cose che le accomuna.
Traggono ispirazione dalle proprie esperienze, si mettono in ascolto profondo dei più piccoli e come per magia si creano delle sinergie che sono emozione pura, spettacoli dai risvolti pedagogici che lasciano il segno.
Si tratta di spettacoli ecosostenibili, perché le scenografie sono realizzate con materiali di riciclo, ma come spiegano alle maestre utilizzano materiali semplici e che creano loro, perché solo così possono stimolare lo stupore e la meraviglia, fino ad utilizzare materiali di scena invisibili, che di fatto non sono reali, ma che i bambini riescono a vedere, dando loro forma, colore e consistenza.
I bambini della scuola dell’infanzia hanno bisogno di esprimersi e di giocare, divenendo parte attiva della storia e questo Fra e Dania lo sanno bene, i bambini entrano in contatto e conoscono la realtà che li circonda attraverso tutti i loro sensi e attraverso il movimento. La testa dei bambini si muove in un corpo che si muove.
Per due professioniste, attrici e artiste a tutto tondo, il rischio è di essere confuse per delle animatrici, perché la natura dello spettacolo ha dei limiti di replicabilità per bambini più grandi e, soprattutto, in spazi ufficiali, quali dei veri e propri palcoscenici.
Spesso si ha la necessità di ridurre la complessità, mettendo delle etichette e si perde la dimensione del nuovo che deve essere compressa per essere più facilmente edibile. Probabilmente il format troverà nel tempo sempre più credibilità artistica, perché anche all’arte bisogna essere educati, e questo vale per bambini e adulti.
Le nostre due amiche hanno voluto salutarci, ricordandoci il prossimo spettacolo “A Carnevale ogni amico vale”, per chiunque voglia un’esperienza emozionante e educativa per i propri cuccioli, crediamo sia esattamente quello che stanno cercando.