IL PERSONAGGIO, SALVATORE DI GUARDIA, INVENTORE

Adrano è un paese di inventori, dopo Giovanni Petronio Russo, passato alla storia per aver inventato la prima carrozza trainata dal mezzo meccanico, in paese un altro inventore torna alla luce, meritevole del nostro plauso e della nostra attenzione per i numerosi aggeggi che inventa e che ci ha fatto vedere, incuriosito anche alcuni personaggi della politica, la stampa e la TV locale, la chiesa, conoscenti ed amici che si occupano delle sue originarie idee al servizio dell’umanità, nello specifico si tratta dell’ecologia, delle tradizioni contadini, di religione e tanto altro costruito con le proprie mani ad iniziare dalla propria casa su un terreno nudo, esposta al sole durante tutto l’arco della giornata che gli farà risparmiare energia per il riscaldamento. 

Parliamo del Sig. Salvatore Di Guardia 80enne, adranita, pensionato ex dipendente ospedaliero, appassionato per la lavorazione del ferro e del legno, grande ammiratore di Archimede e Leonardo. Innato inventore, raccontava la mamma, a sole due anni smontava i giocattoli per capirne il funzionamento e poi le rimontava a modo suo, quindi un genio dalla nascita. Siamo stati invitati a visitare il suo repertorio, e ci ha impreziositi per qualità e quantità delle sue opere, tra le più significative ci mostra la sua casa soleggiata tutto l’arco della giornata, progettata in primis rotante meccanicamente come gira il sole, in estate ed inverno, poi inizia a raccontarci come nel 1965 passò alla notorietà per aver completato e messo in circolazione un’automobile a tre ruote,  due posti, piccola, adatta per il traffico cittadino, o anche per disabili, che, se fosse stata brevettata dalla Motorizzazione Civile, chissà quanto successo avrebbe avuto, ma ciò non fu possibile, racconta il Sig. Di Guardia, perché il prezzo era molto alto e quindi insostenibile. La piccola utilitaria dopo aver subito il furto da alcuni balordi è stata recuperata tra i rottami dei compra vendita ferro vecchio, il proprietario ha preferito tenerla pronta all’uso, ma in esposizione in un auto salone locale.

 Il Sig. Di Guardia vive in paese, attorniato e amato da amici, e amici degli amici per onestà e dignitosa convivenza sociale, e per ammirare le sue prototipi e brevetti strani, è un inossidabile fonte di tecnologia perché alla sua nobile età trova il tempo per dedicarsi al moto perpetuo, la scienza che fa muovere gli oggetti senza l’inerzia di una fonte meccanica e di entrare a far parte degli incontri settimanali di fratellanza in O.F.S. (Ordine Francescano Secolare), e dei praticanti di San Bernardo da Corleone presso la Chiesa di Santa Maria degli Angeli dei Frati Cappuccini. Ecco il Motto che richiama il “Laudato Si” lanciato da Papa Francesco: “Curiamo tutto il Creato e la sua fraternità, la misericordia di Gesù Cristo, gli alberi e le piante che ci danno ossigeno, fonte di vita degli esseri viventi”.

Ndr. Stiamo vivendo il tempo in cui è accaduto tutto quello che pensavamo: la crisi ecologica. Tutto ciò non sarebbe mai successo, ma che è il tempo che ci ha aperto gli occhi sul disastro ambientale provocata dalle nostre azioni, cioè la corsa ai profitti personali. Così nasce la consapevolezza tra gli ambientalisti che prova a stilare un bilancio attraverso gli avvenimenti più o meno drammatici che hanno sconvolto la nostra epoca. Avvenimenti, ammonisce Papa Francesco, che hanno messo in evidenza in modo drammatico come gli ecosistemi del nostro Pianeta siano, ormai, al limite e come questo influisca in modo diretto sulla nostra salute, sulla nostra sicurezza e sulle nostre vite”. 

Carmelo Santangelo

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