L’ABBRACCIO RECIPROCO CON I CATANESI DELL’ARCIVESCOVO LUIGI RENNA

Arrivo in parrocchia

Nel giorno di 5 marzo, la Parrocchia Maria SS. In Cielo Assunta in Catania, si è svolta la prima messa Eucaristica in periferia nella nostra città che l’Arcivescovo Mons. LUIGI RENNA ha celebrato e salutato i fedeli di un quartiere che attende risposte istituzionali in un momento in cui fratellanza e solidarietà devono restare il focus su cui elaborare tutte le attività sociali ed economiche. 

L’accoglienza del Vescovo

L’accoglienza, l’abbraccio ed il benvenuto, è stato dato anche in alcune parrocchie della provincia, nei palazzetti, nelle piazze di maggiore concentrazione urbana, al tondicello della Plaia, dove ad attenderlo c’era il Parroco Don Pietro Belluso accompagnato dai bambini dell’oratorio e dalle maestranze parrocchiali. E stato salutato con un grido: ”BENVENUTO” ed un lungo applauso.

Giunto sull’altare maggiore il nuovo Arcivescovo di Catania Luigi Renna, il parroco don Belluso ha fatto gli onori di casa quale portavoce parrocchiale e ha rappresentato l’associazionismo del quartiere e delle maestranze pastorali presenti in chiesa per assistere e ricevere con gioia l’Eucarestia dalle proprie mani del nuovo Vescovo di Catania. 

l’Omelia

“Quello che riusciamo a dare ai bambini ci sarà restituito con gli interessi”. Con queste parole Don Pietro Belluso ha iniziato e ringraziato l’illustrissimo  S.E. Arcivescovo di Catania Luigi Renna per la sua presenza in questa Parrocchia e con l’annessa Casa di Riposo per anziani “Nazareth” voluta e costruita dal compianto Padre Salvatore Pignataro, fatta con passione e sacrifici e con la collaborazione delle Istituzioni locali e delle di pietre vive del quartiere nell’arco di un tempo lungo, circa mezzo secolo di cui oggi ha urgente bisogno di essere riparato, come vede Eccellenza, è stato danneggiato dalla recente bomba d’acqua che ha colpito la città di Catania. 

“Eccellenza, dice don Pietro Belluso, Oggi qui sono ad accoglierla le varie attività della parrocchia, i bambini dell’oratorio, i ragazzi della scuola calcio accompagnati dai genitori e dai catechisti, dagli animatori e da alcune rappresentanze il centro accoglienza casa Nazareth, i ragazzi della casa Famiglia, le Suore Serve della Divina Provvidenza che sono presenti nel territorio ancora prima della Parrocchia sin dal 1937. 

In questo tempo del Sinodo, come richiesto da Papa Francesco, insieme al consiglio Pastorale parrocchiale, il consiglio per gli affari economici e la comunità tutta, ci stiamo interrogando per rendere sempre più sinodale la nostra missione pastorale circa le esigenze del nostro territorio. Grazie Eccellenza, per aver scelto di presiedere questa Eucarestia nella nostra Parrocchia proprio nei primi giorni del Suo Ministero al servizio della Chiesa di Catania. Siamo certi che la Sua presenza si muoverà in cammino della nostra fede e ci incoraggerà per andare incontro al Buon pastore”.

“Grazie Padre Piero, Grazie care suore qui presenti ed a ciascuno di voi che fate testimonianza partecipata, replica Mons. Renna, in effetti dopo aver visto alcune realtà cittadine, questa è la prima parrocchia di Catania che visito celebrando l’Eucarestia in questo quartiere perché vi sentiate veramente abbracciati specialmente in questo tempo di Quaresima perché tutti siamo chiamati a rinnovare la nostra vita.

Sono contento perché siete in tanti voi bambini con i vostri genitori, insiste Mons. Renna. A questo punto è stata chiamata una bambina dell’Oratorio a leggere una letterina che aveva preparato per l’occasione che ringrazia e invita l’Arcivescovo a ritornare concludendo “ti vogliamo Bene”, e l’apertura di un plico, il dono a Mons. Renna che custodiva un quadro incorniciato della Madonna SS. In cielo Assunta realizzato dalla pittrice e poetessa Pina Mirabella: 

Mons. Renna continua il suo lungo discorso evangelo spiegato in termini accessibile a tutti, dai bambini ai non laureati, e si sofferma sulle tre parole, che secondo Lui potrebbero essere fonte di arresto che portano alla luce cristiana: Avere, Potere, Credere. Chi cerca di avere troppo potrebbe cadere nel peccato, allo stesso modo chi vorrebbe arrivare al potere sovrano sugli altri, e credere, chi non crede quello che gli verrà spiegato cadrà sicuramente nei sentieri che portano a nulla. Sono tre parole, così pochi ma di grande valenza di dialogo tra laici e cattolici.

In finale dopo la santa Messa abbiamo chiesto a Mons. Renna la concessione di un’intervista che gentilmente ci ha concesso: Eccellenza, In Italia e nel mondo la Famiglia non si riconosce come tale, come succedeva una volta, nel sociale tutto sembra andare alla rovescia, la cronaca nera testimonia un femminicidio ogni tre giorni, a tal proposito quando una coppia di sposi si ritrovano in discordia tra loro non serve arrivare a gesti estremi,  già nel 2015 Papa Francesco ha completamente riordinato i processi per la richiesta di annullamento matrimoniale prevedendo l’istituzione di un tribunale diocesano, ma ad oggi la riforma resta ancora non applicata in molte diocesi italiane. Le chiedo: come siamo messi nella nostra diocesi di Catania? Ecco, così risponde Mons. Renna: Papa Francesco ha giustamente insistito e ci potrebbe essere la formula del Tribunale Diocesano anche di due piccole Diocesi che si mettono insieme, importante che siano vicine al territorio. A Catania c’è un ufficio che è molto efficiente e, anche se è collegato a Palermo si fa tutto qui senza fare strade lontane, occorre però chiamare le cose col giusto nome, e cioè, non si chiama annullamento di matrimonio, ma si chiama “dichiarazione di nullità”

Ndr: La spinosa questione dello scioglimento del matrimonio religioso, no è come quello disciplinato ai sensi degli artt 65, 68, 82, 83, 149, 191 del vigente Codice civile, nonché ai sensi della Legge nr. 898/1970, commenta l’Avv.ssa Tania Andreoli, si ricordi che la cessazione degli effetti civili del matrimonio non viaggiano paritariamente rispetto a quelli del matrimonio religioso.

Carmelo Santangelo 

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