La saggezza di Confucio per le liti familari.
Lo sapevate che la mediazione veniva considerata un’arte, sin dai tempi del saggio Confucio? Proprio in Cina ed in Africa centrale intorno al V secolo a.c., la mediazione era la soluzione più celere ed efficace per risolvere i conflitti tra due o più parti.
Confucio aveva capito la necessità che il potere decisionale, per regolare gli affari e la vita privata , restasse in mano alle parti coinvolte.
Ecco la vera linea di confine che traccia la differenza del risolvere le dispute in mediazione piuttosto che in tribunale.
Laddove si possa negoziare privatamente una questione, si terrà sempre conto della esigenza che entrambe le parti restino soddisfatte. Un dare ed avere che compensa il sacrificio a qualche rinuncia.
E il tribunale? No! Non da l’opportunità di un accordo che soddisfi pienamente le parti , poiché applica semplicemente la legge. E la legge lo sappiamo, è uguale per tutti, solo a condizioni uguali. Dunque le disparità esistono e c’è sempre una parte che vince e l’altra che soccombe.
Il motto della mediazione IO VINCO – TU VINCI, è la chiave di lettura del diffondersi di una cultura che affonda le radici nei lontanissimi secoli passati. Gli antenati erano più evoluti? No. Semplicemente non si complicavano la vita e non erano schiavi del business legale.
Questa non vuole essere una campagna di denigrazione al servizio legale, che anzi negli ultimi anni si è evoluto in modelli di matrice Europea sempre più imperniati alla correttezza degli assistenti legali. Vuole altresì, essere lo spunto per un ritorno a ciò che anticamente si faceva con semplicità e con risultati appaganti.
Lasciare ai coniugi la possibilità di affrontare un problema, che sia una separazione, un divorzio, una nuova riorganizzazione familiare, le scelte per i figli , la famiglia allargata, etc, nel modo meno conflittuale possibile, attraverso delle tecniche mirate, lasciando la libertà contrattuale di decidere con consapevolezza ciò che ritengono opportuno per i figli, per il patrimonio familiare e per se stessi.
Occorre ripristinare l’antico modello culturale, e capire che la famiglia, la coppia , i figli saranno in buone mani se, prima ancora di informarsi sui propri diritti e sul come attaccare legalmente l’altro, si confrontassero dinanzi ad una parte terza che professionalmente andrà ad esplorare il sistema coppia- genitori, individuandone i punti del conflitto e le possibili soluzioni.
In Italia la mediazione è di matrice abbastanza recente e già al nord della penisola sta diventando un modello indispensabile per alleggerire le pratiche di separazione nei tribunali e soprattutto per trovare accordi equi per entrambi i genitori. La negoziazione assistita, sarà l’arma a basso costo per fronteggiare casi recuperabili, abbattere costi esorbitanti della separazione o divorzio, comprese le spese processuali, e velocizzare la risoluzione. In genere, i tempi di risoluzione della disputa di aggirano attorno ai tre mesi, con risultati più che soddisfacenti.
Sono persino noti casi in cui i tribunali stessi consigliano di avvalersi di una buona mediazione prima di istruire un procedimento legale.
La famiglia è il luogo sacro delle relazioni che mutano continuamente all’interno e all’esterno del nucleo. La coppia deve seguire il divenire della vita, accettare che si cambi e accettare che si possano maturare nuove scelte.
La mediazione serve proprio a superare tutti gli step del cambiamento ed a riorganizzare di volta in volta le relazioni.