Scanno e il suo lago a forma di cuore.

(di Franco Pasquale) 

Che cosa c’è di più romantico di una vacanza sulle rive di un lago?

Forse non tutti saranno d’accordo e potrebbero preferire altre mete, ma se il lago è proprio a forma di cuore, allora un pensierino bisognerebbe davvero farcelo.

Parlo del lago di Scanno, in Abruzzo, in provincia de L’Aquila, non più di un chilometro quadrato, profondità massima 33 metri, ai piedi del monte Genzana.

Il lago, di cui parla anche Tito Livio, si è creato in un’ epoca ancora non ben precisata, a seguito di una frana del monte suddetto che ha ostruito il fiume Tasso a 900 metri di altezza sul livello del mare.

Fotografato dall’alto, il lago ha davvero la caratteristica forma di un cuore.

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Qualche albergo attrezzato, alcuni brevi tratti di spiaggia e sulla sponda sub-occidentale la piccola e suggestiva chiesa, consacrata nel 1702 alla Madonna del Lago, il luogo è stato messo gelosamente al riparo da ogni forma di speculazione edilizia.

Partendo dal lago, una comoda strada conduce al paese vero e proprio: Scanno, antico territorio dei Sanniti in epoca pre-romana, ma con reperti che risalgono alla preistoria.

Passato di dominazione in dominazione, e da feudatario a feudatario, seguì le sorti del Regno dei Borboni di Napoli fino all’Unità d’Italia ed una lapide, posta proprio di fronte alla stazione dei Carabinieri, ricorda le azioni antibrigantaggio lì svolte da Chiaffredo Breggia, incaricato appunto di combattere i briganti che operavano nella provincia de L’Aquila.

Ma a Scanno si rifugiò anche l’ex presidente della Repubblica Carlo Azelio Ciampi, dopo l’8 settembre del 1943, ospitato da amici ivi confinati perché antifascisti.

E Ciampi non dimenticò mai quel periodo della sua vita tanto da donare proprio al Comune di Scanno la sua personale preziosa biblioteca, composta di oltre 150 libri tra cui molti volumi preziosi, antichi e rari.

Cittadino onorario dal 1996, il decimo Presidente della Repubblica Italiana fece visita a Scanno per l’ultima volta nell’anno 2006.

Uno dei laghi piu’ belli d’Italia e non solo

Il turista che si rechi a Scanno sarà sorpreso nel trovare tanta ricchezza di munumenti, chiese e palazzi, inconsueti per un centro abitato tutto sommato di modeste dimensioni.

Ma ciò è segno di un passato glorioso che dal dopoguerra in poi è stato rivalorizzato da una vocazione turistica naturale, ma anche fortemente cercata e divulgata dalla popolazione scannese.

Il fenomeno e le caratteristiche del turismo culturale

Appena arrivati nel centro storico ci si imbatte subito in statua davvero caratteristica, opera in bronzo dello scultore Antonio D’Alessandro: una donna in costume scannese dà il benvenuto a chi si addentra nelle vie del borgo.

Gli studiosi discutono se l’origine di un così singolare costume sia orientale o longobarda, ma, comunque sia, il costume tipico della donna scannese, è assolutamente diverso rispetto ai costumi femminili di ogni altro luogo d’Abruzzo e costituisce un’altra singolare attrazione locale quando si incontra ancora qualche anziana signora che giri per i vicoli del comune indossandola con tutta la fierezza delle proprie origini.

I negozi poi non possono non attirare l’attenzione. Sia quelli di generi alimentari, con i i loro prodotti tipici del luogo, sia soprattutto le botteghe degli orafi, veri e propri artisti nella lavorazione della filigrana d’oro.

Il gioiello più famoso, è senza dubbio la “Presentosa”, che D’Annunzio, ne “ Il Trionfo della Morte” descrive come: “una grande stella di filigrana con in mezzo due cuori”.

La Presentosa è il gioiello che un tempo i genitori dello sposo donavano alla futura nuora per darle il benvenuto nella famiglia.

E fra le caratteristiche lavorazioni di Scanno non si può dimenticare il lavoro al “tombolo”grazie al quale le donne del posto sono in grado ancor oggi di creare merletti e ricami ineguagliabili.

Sentiero del cuore e luoghi da visitare

Un lago meraviglioso a forma di cuore, un borgo che ad ogni angolo riserva una sopresa, un museo della lana che ospita gli attrezzi originali per la lavorazione di questo dono della natura, una cucina eccellente, negozi e botteghe dalle quali è difficile uscire a mani vuote. Perchè non decidere, dunque, di venire a visitare uno dei paesi più belli d’Abruzzo?

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