VACCINI AI BAMBINI, OBBLIGO OVER 50, LE MANIFESTAZIONI

Provo pietà per quelle persone che godono nel sentirsi servi del regime, i quali hanno bisogno delle catene al piede e la boccola al naso per sentirsi parte della società. Che, tra l’altro, credendosi migliori ti insultano e ti umiliano per le tue libere scelte di vita. Quando si tratta di salute tutti desideriamo informazioni veritieri e trasparenti, attendibili e convincenti, tutto ciò non avviene e crea negazionismo e no vax contro chi vuole limitare le nostre libertà più sacre che oggi, ormai, sono diventate il prezzo che si paga allo stato per poter vivere e che si dovrà pagare a rate nel corso della nostra vita.

Mai come oggi è necessaria la lotta, una lotta per la tutela generale dei nostri diritti civili e delle nostre libertà sancite dalla Carta Costituzionale all’Art. 11. Se la Cabina di Regia ritiene che vaccinarsi è la via migliore per difendersi dai non vaccinati, perché deve essere fatto d’obbligo e non lasciarlo di libera scelta?

Leggo nei social la nota di una dotta persona, la Signora Rosalba Faraci, che valga veramente la pena di essere trascritta per comprenderne il vero significato del disagio, in quale situazione il governo ci ha cacciati con i suoi decreto leggi, così scrive: “Buonissima serata agli amici, anche se circondati da una vera e propria atmosfera angosciante, peggio d’altri anni, non ci sono parole, atmosfera troppo giù- un disastro totale, siamo tutti in pericolo, purtroppo, non appena usciamo di casa per andare a lavorare od al super mercato, centinaia di persone da ogni dove vi è gente disperata con intere famiglie che stanno male e da quello che costantemente apprendo e mi viene raccontato dai canali TV, ogni giorno, ogni momento, dai Social, da amici e conoscenti. Tutto ciò mi rattrista tanto sapere che gente di qualsiasi età con febbre alta e sintomi seri sono anche tra i vaccinati con la terza dose, increduli di quello che gli accade perché gli era stato detto che vaccinandoti sei immune da essere contagiato, indipendentemente da ciò che ci propinano i mezzi di comunicazione. Intere famiglie abbandonate al loro destino, telefoni che non rispondono, manca tutto a chi è solo ed anziano colpito dall’indifferenza e dall’immaginario virus, killer invisibile. Non si capisce perché, chi dovrebbe, ancora non istituisce un telefono Amico per un sostegno morale ed amichevole che dia conforto, almeno a distanza a chi ne ha bisogno. Così conclude la nota dell’amica Rosalba Faraci, Che Dio ci protegga e ci tenga lontani da questa catastrofe e illumini le Istituzioni a prendere giuste decisioni ascoltando la voce dei cittadini per il bene collettivo e non per il proprio tornaconto egoistico vendendo vaccini anche a chi non accetta l’obbligo vaccinale imposto dallo stato”.

In campo un Movimento “No Paura Day” che sabato 8 gennaio 2022 in piazza Borgo a Catania, ha radunato in assemblea circa un migliaio di cittadini provenienti da tutte le nove province siciliane per dire “No” all’obbligo vaccinale ai bambini in età scolare, ma una libera scelta per tutti, compreso gli over 50. Il Movimento sostenuto dal Senatore Gianluigi Paragone, 51 anni, conduttore televisivo e giornalista, fondatore e presidente del partito ItalExit (No Europa Per l’Italia) un battagliero che preceduto sul palco da interventi di altri oratori, amici di partito, al grido “Libertà” risponde con voce forte e chiara: la vera pandemia se la stanno inventando le istituzione, ci sono molte cose che non tornano, un giorno ci dicono una cosa, l’indomani un’altra, tale da un decreto al giorno, dice, toglie il medico d’intorno, una battuta, naturalmente, che lascia intendere il parapiglia parlamentare confusionale di idee proprie del Governo a danno della “libertà privata, anzi negata, agli italiani senza un parere costituzionale che fa discutere sulla legittimità”, Libertà, un grido del popolo presente in piazza Borgo che ha interrotto più volte il lungo discorso del Senatore e dei suoi amici di partito. Oggi più che mai – conclude Paragone – mi rendo conto che opporsi a idee contrari al benessere collettivo, è un dovere morale di ciascun cittadino, di ciascuno di noi, Da questa piazza di Catania oggi parte, per tutte le città d’Italia, la raccolta firme, (siamo già a quota oltre 500), per appellarci al capo dello Stato, del Governo ed al Ministro dell’Interno per un ripensamento abrogativo del decreto del Governo all’obbligo vaccini nell’infanzia per l’accesso a scuola e gli over 50 per l’accesso in fabbrica o nei luoghi pubblici di interessi generale.

Carmelo Santangelo

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