Banksy al Gam di Catania, dal 13 luglio al 6 ottobre 2024
Banksy, personaggio e non persona, perché di lui si conosce poco o nulla. Banksy riesce a far parlare di sé, utilizzando comunicazione e marketing come pochi, sfrutta il sistema che tanto vitupera e lo fa con stile e maestria indiscussa.
Tutti ricordano il famoso “Girl with balloon” battuto a più di un milione di sterline, che si autodistrusse poco dopo essere stato acquistato. Una provocazione ed una contestazione al sistema del mercato dell’arte, congeniata in maniera perfetta e senz’ombra di dubbio ad effetto.
La mostra in esposizione a Catania, alla Galleria di Arte Moderna, racconta questo e molto altro.
Un percorso sintetico che si snoda in maniera ordinata, rispettando una timeline ufficiale e permettendo una sufficiente conoscenza anche ai neofiti del settore, anche a chi sullo street artist più noto non ha alcuna informazione.
Banksy vive nei muri che sono stati “trasportati” ed esposti, vive negli iconografici ratti e nelle parodie da copertina che rimandano al suo sardonico modo di combattere consumismo e società dell’immagine.
Le sue posizioni politiche sono spesso radicali e Dismaland è la versione ludica di un ghigno che ha sempre un risvolto amaro, la più grande installazione a cielo aperto di Banksy, la critica alla mercificazione di tutto, anche del divertimento, diventa un parco “non adatto ai bambini”. Una volta dismesso, il materiale utilizzato verrà convertito per essere adoperato in un campo migranti a Calais.
Le sue convinzioni in merito alla questione palestinese hanno trovato l’apice nella creazione del “The Walled Off Hotel” a Betlemme, situato a pochi metri dal muro di separazione ed il suo impegno per l’Ucraina ha trovato riscontro nel 2022, quando decide di realizzare sette muri nelle regioni più colpite dai bombardamenti.
Si tratta di un risvolto più pragmatico, incisivo e concreto di quello che è un atteggiamento verso la vita, la vita di uno che ha scelto il ratto perché animale reietto e per molti detestabile.
La mostra è essenziale, ma efficace e se non conoscete Banksy è la giusta occasione per colmare questa lacuna.