PRESENTATO IL PARTITO ITALEXIT PER L’ITALIA
Chi ricorda l’Italia prima degli anni novanta, quando in Italia era tutto made in italy, non può che provare tanti rimpianti. Oggi sembra che lo stato italiano ha preso uno scivolone verso l’Europa, e con esso verso la Cina, e dimentica il sangue versato dagli italiani per la cacciata della dittatura fascista, nemmeno la sovranità popolare sembra essere privilegiata e impone obbedienza alle molteplici leggi europei di natura fiscale ed amministrativa.
A parte il fatto che quell’Italia che alcuni ricordano è scomparsa da lustri ricordi. Uno dei miei tanti rimpianti è il pensiero che i giovani non potranno mai vedere l’Italia che ho conosciuto fino agli anni novanta, essi sono in una prigione che non ha muri né sbarre, né voce per gridare “ORA BASTA”.
Il disastro della privatizzazione nell’ente pubblico furono realizzate in Italia tramite opportuni decreti del grande manovratore degli affari europei Romano Prodi, PD ex presidente della Commissione Europea e presidente del consiglio dei ministri della repubblica italiana e dei suoi uomini collaboratori, Scalfaro, Veltroni, Dini, Dalema, Napolitano, Rutelli, Letta, Bersani, La Fornero, personaggi che, c’è chi li chiama onorevoli e c’è chi li chiama padrini, bravissimi perché hanno cambiato la forma societaria delle aziende statali sulla base delle disposizioni dettate in materia di trasformazione degli enti pubblici economici contenute nell’art. 1 del D.L. 5 dicembre 1991 n. 386, convertito nella legge 29 gennaio 1992 n. 35, Fu un provvedimento del disastro sociale, che ha prodotto la cancellazione del posto fisso, il quale sarebbe stato la garanzia per le giovani coppie per contrarre matrimonio, fare figli, comprare casa, macchina per recarsi al lavoro, ed ha creato povertà esponenziale. A tutto questo si aggiunge il nuovo campo di battaglia, la questione lavoro chiamato mercato libero, organizzazioni mediatiche che fungono, attraverso le banche, da quartiere generale che speculano, individuano il loro bersaglio in maniera invisibile ed indolore, colpiscono seminando fallimenti e morti per disperazione. L’Italia è al primo posto in Europa per suicidi di imprenditori dopo il fallimento, eppure a questi personaggi si intitolano strade o piazze.
La prospettiva delle privatizzazioni in Italia fu discussa a bordo dello yacht Real Britannia, il 2 giugno 1992
Le Ong pagate ad alto prezzo perchè vanno a prelevare immigrati in alto mare e poi ci dicono: ”Li abbiamo salvati”, così come i nostri militari mandati in guerra nell’’Afganistan ed altri paesi dell’Africa, che è costato la vita a 53 ragazzi, e poi la chiamano missione di pace. La quota 100 che manda in pensione i lavoratori a vecchiaia avanzata. Un’Italia disperata che cerca ma non trova lavoro. Una condizione di vita sottaciuta dalle famiglie, delusi dalle loro aspettative.
A questo punto è veramente auspicabile uscire dall’Unione Europea, che, così come ha fatto il Regno Unito, che con coraggio ha detto basta all’accoglienza dell’emigrazione clandestina imposta dalla Comunità Europea e di versare soldi per averne rimborsate la metà per opere pubbliche od altri motivi istituzionali.
Al riguardo stanno nascendo in Italia vari centri ITALEXIT, Il giorno 18 giugno alle ore 15,00, ad Asti presso il Centro Culturale san Secondo ci sarà una conferenza Stampa. Obiettivo dell’incontro è di far comprendere ai cittadini che per poter rilanciare l’economia locale, il mercato del lavoro, la tutela delle fasce deboli della popolazione e la salvaguardia del territorio è necessario uscire dai trattati europei e riprendersi la sovranità monetaria.
Carmelo Santangelo