ACICASTELLO HA RESO OMAGGIO A VANESSA ZAPPALÀ
LACRIME, MARCE, PANCHINA ROSSA E PAGINE DI CRONACA NERA IN DIRETTA TV.
Tutto questo per celebrare la giornata contro la violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre di ogni anno. Quest’anno migliaia di donne di ogni età, molte di più dell’anno precedente, colpa della pandemia, in quasi tutti i comuni d’Italia e le associazioni di genere hanno organizzato marce, conferenze, panchine rosse e, malgrado tutto questo chiasso ogni anno le cifre delle donne ammazzate sono sempre a tre cifre, oltre un centinaio a tutt’oggi.
È uno stillicidio di violenza che si accanisce sulle giovane donne: si contano a tutt’oggi circa 110, una ogni tre giorni le vittime dall’inizio dell’anno, uccise dall’odio dei compagni, mariti o ex. È davvero inquietante la serie di drammi degli ultimi anni, che malgrado le leggi restrittive non si riesce a debellare questo fenomeno di violenza, è una ferita che sanguina e che si vorrebbe curare con i panni caldi. Mi riferisco ai privilegi carcerari concessi ai delinquenti. La legge 69 del 19 luglio 2019 non prevede condanne differenti tra uomo – donna, ovvero femminicidio rispetto ad omicidio. Allora c’è da chiedersi: a cosa servono stalking, codice rosso ecc. se le condanne non cambiano? Eppure passi da gallina si sono fatte. Due mesi fa al senato è passata la riforma del codice penale, nella quale è previsto l’arresto in fragranza di reato al persecutore che era stato ordinato di non aggirarsi nelle zone frequentate dalla perseguitata, mentre prima veniva lasciato libero. Tutto ciò non sarebbe accaduto se tale legge fosse in vigore prima dell’efferato assassinio della ragazza di Aci Castello, Vanessa Zappalà, alla quale oggi gli viene fatto omaggio floreale alla panchina rossa nell’antistante piazzale del Castello, nel quale c’à la cappella a Sant’Agata, non sono mancate fiori e lumini che come Vanessa fu uccisa dal suo persecutore, offerte dalla Presidente Associazione di genere Dr.ssa Eleonora Musmeci e dalla Presidente Associazione e devota Sant’Agata al Castello Ausilia Patanè.
Alla conferenza all’interno della villa Fortuna organizzata col patrocinio dei comuni limitrofi di Aci Castello ed Acitrezza, Assessorato alla Cultura e dalla Dr.ssa Eleonora Musmeci, collaborata dalla consocia Silvy D’urso, Ausilia Patanè, Massimo Pellegrino presidente la Pro-Loco dei Ciclopi, durante la quale è stata posta una targa alla memoria di Vanessa Zappalaà e di tutte le donne uccise per mano di chi diceva di amarle, perché le loro storie non affondino nel silenzio, ma risveglino coscienza e civiltà. Alla cerimonia hanno reso onore a Vanessa, oltre alla presidente Musmeci, a rappresentare il Sindaco Carmelo Scandurra il Vice Sindaco Orazio Sciacca e la Giunta di Acicastello, Assessori Salvo Danubio, Marco Calì, Anna Grasso, Sebastiano Romeo, il Presidente del Consiglio Venerando Cacciola, il Vice Sindaco di Aci Catena Lorena Liuzzo, il Sindaco di Trecastagni Giuseppe Messina e l’assessore Sebastiana Messina. Emozionante il momento della benedizione della targa, della preghiera e le parole di don Padre Torrisi, dedicato a tutte le vittime di violenza dell’odio maschile. Vivo apprezzamento è stato dimostrato dalla testimonianza di una donna coraggiosa, Enza Mignacca, che ha raccontato la sua disavventura con il suo ex. Gli applausi ai poeti Sandro Barbuscia e Sebastiano Vasta 90enne, dalla tribuna da parte del numeroso pubblico, tra loro persone di nostra conoscenza hanno applaudito Vera Fuselli, Francesco La Rosa, Salvo Danubio, Antonella Napoli. In finale i ringraziamenti a tutti gli intervenuti e l’auspicio che non dovremmo più celebrare altre vittime.
Carmelo Santangelo