LE CANDELORE VOTIVE A SANT’AGATA, STORIA E CURIOSITA

In occasione dei prossimi festeggiamenti Agatini, vista la grave situazione pandemica che ci affligge unitamente alla totale mancanza di proposte da parte degli enti preposti, per trovare una possibile soluzione onde consentire la celebrazione della nostra Patrona Agata, i rappresentanti delle associazioni chiedono la convocazione di un tavolo di confronto così come previsto dal regolamento del comitato dei festeggiamenti, i dirigenti delle diverse associazioni dei cerei votivi. Con una nota il comitato cerei ha comunicato le proposte emerse durante il confronto tra i responsabili delle associazioni che fanno riferimento alle candelore Agatine. A prendere parte all’incontro sono stati: Vincenzo Valenti, Orazio Cannavò e Piero Lipera (Cereo Ortofrutticoli); Fabrizio Lanzafame e Salvatore Russo (Cereo Villaggio Sant’Agata); Alessandro Buda (Cereo Pastai), Fabio Arena (Cereo Mastri Artigiani); Agostino Zanti ed Emanule Calì (Cereo Devoti di Sant’Agata); Giampiero Napoli (Cereo Pescivendoli); Santo e Salvo Romano (Cereo Pizzicagnoli)”.

Candelore

A seguito del confronto sono elaborate due precise proposte: 1) Predisporre un palco innanzi al sagrato della Cattedrale, per consentire l’esposizione del busto reliquiario, nella sola giornata del 5 febbraio, così da permettere ai fedeli di dare un saluto o esprimere un voto all’amata Agata; 2) Nonché esporre, nella medesima giornata del 5 febbraio, le 14 candelore avanti i sagrati delle rispettive chiese di appartenenza, presso cui sono già custodite durante l’anno. Inoltre così come previsto dallo Statuto e dai Regolamenti del Comitato dei festeggiamenti agatini, segnatamente in seno alla sezione “Regolamento dei rapporti con le associazioni legate alla Festa di Sant’Agata”, si chiede al neo presidente, Mariella Gennarino, di convocare il previsto “Tavolo di confronto”, al fine di discutere collegialmente e democraticamente, assieme alla presenza di tutti gli enti coinvolti dai festeggiamenti (istituzioni pubbliche, religiose e associazioni agatine), sulla possibilità di poter organizzare, al meglio e in formato ridotto, la festa che sta per arrivare. Infine, si annuncia la promozione di una petizione popolare a sostegno delle proposte sopra avanzate.

La caratteristica e la tradizione delle Candelore più apprezzate dai Catanesi è: “annacata“. Si tratta delle candelore (o cerei) di Sant’Agata, cerei votivi costruiti in legno dal colore aureo e adornate secondo vari stili. Istituite nel VII secolo circa, esse rappresentano una corporazione di arti e mestieri che, sia nei tre giorni di festa religiosa che una decina di giorni prima (della pandemia), vagavano per la città in rappresentanza della loro classe lavorativa.

Nel 1514 se ne contavano 22 la prima delle quali in processione era quella dei Confettieri adornata di “cosi zuccarati”; nel 1674 sappiamo fossero 28 mentre agli inizi del ‘900 se ne contavano 12.
Oggi sono 14 in totale, con l’introduzione delle ultime due arrivate – candelora Villaggio Sant’Agata e candelora Mastri Artigiani Tondicello della Plaia.

Carmelo Santangelo

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