ALL ABOUT BANKSY: EXHIBITION 2 Nuova mostra su Banksy al Chiostro del Bramante, Roma
Dal 5 Maggio 2021 al 9 Gennaio 2022, con circa 250 opere, al Chiostro del Bramante, a Roma, si tiene una mostra che è un racconto sull’artista Banksy, una storia frammentata per immagini e riferimenti concreti che immerge lo spettatore in una dimensione di comprensione e accettazione di questa figura sui generis.
Un’idea nata dalla collaborazione con Butterfly & David Chaumet – Butterfly Art News, curatori del progetto e che è il risultato di una raccolta di collezioni private.
Accettazione per un approccio a volte scandalosamente critico nei confronti del sistema, comprensione di un personaggio di cui non si conosce l’identità e che continua, nonostante tutto, a far parlare di sé.
Decontestualizzare le opere di questo fantomatico artista di Bristol, è un’operazione azzardata, che a tratti appare quasi scorretta, in contraddizione con l’approccio fuori dagli schemi dello stesso Banksy.
Il percorso si snoda fra i temi più disparati, che hanno caratterizzato vent’anni di carriera.
All’interno del Chiostro troviamo i primi Black Books, i tanti rats (topi) che rappresentano nell’immaginario collettivo il vero simbolo della sua poetica.
Banksy è un po’ un reietto che, ai margini, parla di politica, di religione, contestando il potere, propugnando una personale lotta per i diritti dell’infanzia o per i fenomeni di migrazione e la società della sorveglianza.
Il suo resta un approccio ipercritico verso il mercato dell’arte, che rivendica il diritto di esserci nella libertà di espressione e che non cerca istituzionalizzazione.
Indimenticabile il video sulla sua opera che si autodistrugge, subito dopo essere stata battuta per oltre un milione di sterline a un’asta Sotheby’s, ed il suo commento caustico che cita Picasso per prendersi gioco degli astanti con l’intelligenza del genio: “Anche l’urgenza di distruggere è un’urgenza creativa”.
Banksy usa l’ironia per planare sulla realtà con una lama affilata, ma mai distorsiva, il suo è un messaggio onesto, fatto di idee e fatti reali.
Molti gli approfondimenti, dal parco non adatto ai bambini di Dismaland, al negozio online Gross Domestic Product, per arrivare alla serie con i britannici Blur.
Tre video, ma soprattutto un documentario di sintesi, uno sguardo a 360° gradi su una vita fatta di arte e di messaggi chiari, mai mistificatori.
Banksy non è divulgativo, una mostra su di lui non appare e non può essere didascalica e pedagogica in senso stretto, ma è un modo per cogliere alcune sfumature di una vita fatta per non essere assimilata o fagocitata, forse semplicemente e paradossalmente solamente ammirata.
Marilena Sperlinga