Dalla Sicilia a Roma, la passione per la musica di Alfio La Rosa
Alfio La Rosa è un nostro concittadino che ha scelto la capitale per esprimere al meglio la sua arte. Imprenditore di se stesso, oggi, dirige una scuola di musica proprio a Roma.
Lo abbiamo intervistato sul valore della musica nella sua vita e ci siamo fatti raccontare in che modo, le sue due anime, quella siciliana e quella romana, convivano nella sua arte e nel suo modo di trasmetterla.
La musica, per lui, non vive di confini o divisioni, piuttosto di influenze differenti, espressione di cultura e tradizioni che si contaminano e si arricchiscono.
La musica è sinergia ed energia che genera entusiasmo e se hai la fortuna di studiarla con le persone giuste, la magia è dietro l’angolo.
Alfio ha frequentato il conservatorio e suona anche il pianoforte e, di conseguenza, le tastiere. Nel vecchio ordinamento, studiare il pianoforte era obbligatorio per poter andare avanti con la carriera scolastica e lui considera il pianoforte uno strumento incredibile che amplia ed ha ampliato le sue conoscenze musicali. Ha studiato anche arrangiamento, armonia e composizione Jazz, tutto ciò che attiene alla Musica moderna, grazie al noto Metodo della Berklee College Music. Nonostante questo, lo strumento che fa vibrare le corde della sua anima resta la batteria, lo strumento principale a cui si sente legato e che lo rappresenta.
Gli abbiamo chiesto se vi fosse qualche musicista in particolare a cui si ispirasse e ci ha risposto che ha sempre ascoltato e suonato un po’ di tutto, dalla Classica dove predilige Beethoven, Brahms, alla Contemporanea di Stavinsky, Bartok, John Cage; dal Jazz ed i primi nomi che gli vengono in mente sono Miles Davis, Chick Corea, Herbie Hancock al Rock degli ACDC, Deep Purple, Led Zeppelin; per quanto riguarda il Pop Internazionale ha amato Michael Jackson, Madonna ed il nostrano Lucio Battisti o Pino Daniele.
La preferenza è sempre verso le musiche che vedono la batteria protagonista, il suo batterista di mia maggior ispirazione era ed è senz’altro Dave Weckl.
La sua carriera di artista incontra la necessaria e ingombrante volontà di rendere un servizio all’arte, un pragmatismo che si esprime grazie alla creazione di una scuola di musica, sua creatura e grandissima soddisfazione.
Spesso di tratta solo di coincidenze fortunate, ma la vita, a volte ci mette nelle condizioni di prendere delle decisioni che diventano delle svolte epocali. Alfio ci ha raccontato che, per lui, non è mai stato semplice trovare accordi con gli impresari, le agenzie musicali, i vari direttori artistici e che incontrava altrettante difficoltà a gestire i capricci e le beghe dei tanti musicisti e cantanti con cui, per forza di cose, doveva rapportarsi.
Alfio, al contrario, veniva inseguito da tantissimi suoi aspiranti discenti. Ha lanciato musicisti che si sono affermati nel giro musicale ed ottenuto grandi successi trasferendo la sua arte. La didattica è diventata, quasi fortuitamente, una scelta obbligata.
Da insegnante che della musica sviscera ogni sfumatura, gli abbiamo chiesto di dirci come spiegherebbe ad un bambino il significato della parola musica; non ha avuto nessuna esitazione nel definire la musica comunicazione allo stato puro. Una comunicazione dirompente che, da sempre, accompagna le decisioni e le gesta della vita di noi e tutti i giorni. Un partner fedele col quale si instaura un legame profondo , fin da neonati. La musica è il motore immobile che influenza e condiziona le nostre emozioni e non potrebbe essere diversamente. Alfio si sente un privilegiato, perché può fare tutti i giorni ciò che gli è sempre piaciuto fare.
Per concludere la nostra chiacchierata gli abbiamo chiesto di dedicare ai nostri lettori una canzone, ci ha dedicato l’ultima produzione dei suoi ragazzi, (laBBand). Questo il link gratuito per chiunque volesse ascoltarla: https://youtu.be/G1mRu-xWVxk?si=i-vFK-mQzgv6Miyo.
Grazie Alfio e grazie alla nostra imperitura compagna di viaggio, grazie alla musica.