GIORNATA DELLA MEMORIA, CHE VENTO SOFFIA PER L’ITALIA?
Ricorre quest’anno il 76esimo anno, da quando l’Armata Russa il 27 gennaio del 1945 ha fatto irruzione aprendo i cancelli dei campi di sterminio nazisti ad Auschwitzin – Birkenau in Polonia, liberando quella gente che poi sarebbe finita, come gli altri, nei forni crematori. La Giornata della Memoria istituita in Italia nell’anno 2000 dall’ex Presidente Carlo Azeglio Ciampi, recepito poi dagli Stati Uniti ed altri, per commemorare le vittime dell’Olocausto Nazi fascista.
La manifestazione del 2021 è stata caratterizzata dall’emergenza Covid in tutta la sua drammaticità per malattie gravi e morti, distanziamenti, mascherine, no processione ecc. L’invito dei Sindaci di Adrano Angelo D’agate che ha esaltato la figura del concittadino Prof. Carmelo Salanitro, con un breve discorso ed una corona d’alloro, e di Biancavilla Antonio Bonanno, mi hanno reso partecipe a manifestare alla ricorrenza della “Giornata della Memoria”. Ascoltando i discorsi che le autorità comunali hanno dipanato mostrando il volto della brutalità del genere umano, è come rivedere la questione che colora di rosa il nero opprimente della dittatura fascista, vista con gli occhi saggi di una persona anziana che non ha dimenticato la lezioni di dolore, di arroganza, di dignità e di generosità negata apprese da bambino,
Il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista ed i loro alleati nei confronti degli ebrei d’Europa, sono emersi discorsi generalizzati sull’argomento che ci hanno fatto capire quanto costa il prezzo della vita, nello specifico sono state ricordati tutti gli eventi occorsi a quella povera gente, lo sterminio di tutte le persone dissidenti al regime fascista, e non solo, categorie di persone ritenute dai nazisti “indesiderabili” o “inferiori” per motivi politici o razziali. Oltre agli ebrei, furono vittime dell’Olocausto le popolazioni slave delle regioni occupate nell’Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra anche i sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici.
Tutto ciò se venisse dimenticato rischia di ripetersi, lo ha detto Papa Francesco: “Ricordare è una espressione di umanità, è segno di civiltà, è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità, ricordare è anche stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta”.
Lo è convinto anche il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Giovanni Salvi, nella relazione di apertura dell’anno giudiziario 2020 ha detto: “In Italia cresce il livello di minaccia posto dai movimenti suprematisti, nazionalisti, che assumono forme eterogenee e presenze sempre più consistenti, soprattutto nel web, all’aggregazione di un rilevante numero di persone, con ideologie nazi-fascisti con spiccate manifestazioni di odio razziale ed anti-immigrati, di antisemitismo, di incitamento all’uso della violenza”.
Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale del giorno della memoria: “Auschwitz fu una spaventosa macchina di morte, 17 milioni di deportati attendono giustizia e avverte dalle parole di Dani Rodrik: C’è il rischio che in Europa torna la nuvola nera. La memoria è un fondamento della Repubblica che si basa sui principi di eguaglianza, di libertà, di dignità umana, con il riconoscimento pieno e inalienabile dei diritti universali dell’uomo, di ciascuna persona contro la barbarie dell’arbitrio, della violenza, della sopraffazione”
La giornata della memoria che si è celebrata a Villa delle Favare a Biancavilla il 27 gennaio u.s. ai fini della consapevolezza nei giovani studenti, è stato spiegato dal Sindaco Antonio Bonanno, “Ringrazio tutti gli operatori scolastici che hanno professato il vero significato della giornata della memoria, il senso di giustizia, del dolore, del pentimento e del perdono, tratto dalla testimonianza scritta in un libro da un concittadino, Gerardo Sangiorgio, sopravvissuto nei campi di sterminio, titolato “Internato” distribuito nelle scuole dell’obbligo di Biancavilla, ne parla la Dr.ssa Daniela Russo, referente alla legalità del 2° C.D. di Biancavilla. Quest’ultima ha così commentato “La nostra scuola, come ogni anno, organizza delle attività culturali per imprimere nei giovani la cultura della memoria, dei fatti dolorosi della 2° guerra mondiale, che voglia essere antidoto efficace all’odio distruttivo e alle ambizioni di omologazione repulsiva di cui proprio i pregiudizi e le discriminazioni potrebbero ripetersi”.
Oggi, come ieri, nessun divoramento di umanità e di verità dobbiamo dimenticare e lasciar dimenticare, ha commentato la Dr.ssa Giorgia Pennisi, Assessore alle politiche Giovanili, “La corona d’alloro che abbiamo appena deposto ai piedi della statua del biancavillese sopravvissuto allo Shoah Prof. Gerardo Sangiorgio, sta a significare non soltanto il ricordo alla memoria, ma l’alto senso di umanità alle persone che hanno dato la loro vita per gli ideali di libertà, oggi in parte calpestata”.
L’annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista, ha commentato il Dr. Marco Cantarella, Presidente del Consiglio Comunale, personaggio molto propositivo nelle faccende della pubblica Amministrazione, attento all’evoluzione dei tempi, ha ricordato l’impegno civile di trasmettere alle future generazioni i valori della persona e della civiltà umana.
In finale uno studente della scuola Antonio Bruno, Paolo Messina, accompagnato dalla mamma Preside Prof.ssa Concetta Drago, ha consegnato un dipinto a sua firma nelle mani del primo cittadino da omaggiare alla famiglia di Gerardo Sangiorgio.
Chiude la manifestazione un inno suonato con uno strumento a fiato dalla Prof.ssa Giulia Ventura il pezzo della colonna sonora “La Vita è Bella”