GUARDIAGRELE : Ad agosto la cinquantesima mostra dell’artigianto artistico – scalate in montagna – dolci tipici
di Franco Pasquale
Mezzo secolo esatto. E’ da cinquanta anni, infatti, che puntualmente, ogni estate, si svolge a Guardiagrele la Mostra dell’Artigiato Artistico Abruzzese.
Proprio ai piedi della Maiella, sorge Guardiagrele, in provincia di Chieti e non a caso è sede del Parco nazionale della Maiella, la montagna madre degli abruzzesi.
Insediamento risalente al periodo fra l’età del bronzo e quella del ferro, fu città italica, quindi romana e nel medioevo certamente insediamento longobardo.
Patria del più importante poeta dialettale abruzzese, Modesto Della Porta, che pur non avendo egli mai ultimato nemmeno le scuole elementari, sono intitolate numerose scuole, Guardiagrele è stata nei secoli capace di dar vita ad un artigianto ricco e molteplice, fiore all’occhiello dell’artigiani abruzzese.
L’artista di punta del luogo, perché in questo caso di vero artista dobbiamo parlare, fu Nicola da Guardiagrele, nato Gallucci, che fu pittore, scultore, incisore e soprattutto orafo (nato nel 1385, morì nel 1462).
Celebri e preziosi i suoi ostensori e le sue croci processionali.
Il paesino ai piedi della Maiella, vedeva il più importante simbolo religioso del proprio territorio proprio nella Croce esposta nella Chiesa di santa Maria Maggiore, nel cuore di Guardiagrele.
E il furto sacrilego del 1979 sconvolse tutta la comunità che non ebbe pace fino a che la Croce non fu ritrovata (a pezzi) e, restaurata, potè tornare solennemente nella stessa chiesa da cui era stata rubata, nell’anno 2018.
Ogni anno, dunque, dalla prima lontana edizione del 1970 (allora si chiamava la mostra della Maiella) dopo essere stata allestita in altre sedi del paese, ha trovato la sua collocazione in via Roma, nel palazzo dell’artigianato, dove secoli fa sorgeva un monastero.
Dedicata inizialmente all’artigianto tipico della zona ( oreficeria, ceramica, rame, ferro battuto, pietra lavorata, ricami al tombolo o all’uncinetto, oggetti in legno) da qualche anno gli organizzatori della Mostra, che ha ottenuto il riconoscimento della Regione Abruzzo e gli allestimenti sono diventati anch’essi artistici e professionali rispetto alle prime edizioni.
Quest’anno l’area espositiva è stata curata dagli architetti Pamela De Nardis e Angelo Bucci, e – come ha afferrmato l’assessore regionale al Turismo Mauro Febbo, “ sarà fruibile da tutto il mondo attraverso un ‘Virtual Tour’ che permetterà al visitatore di percorrere tutte le stanze, vedere gli oggetti esposti e collegarsi direttamente con l’e-commerce con tutti i dettagli di ciascun elemento” L’inaugurazione della mostra è prevista per il 31 luglio, alle ore 18, in Largo Pignatari, a Guardiagrele. L’elemento caratterizzante della mostra è l’area espositiva posizionato all’inizio del percorso, che renderà omaggio all’Arte Orafa e agli artigiani storici. “Nonostante la pandemia e l’emergenza sanitaria ancora in corso – ha spiegato l’assessore Mauro Febbo – gli organizzatori hanno riproposto la mostra, quest’anno peraltro taglierà un traguardo importante, e sarà un evento carico di significati. Si tratta di una manifestazione – osserva ancora Febbo – che valorizza il nostro artigianato artistico e rappresenta quindi un volano straordinario per il settore”.
Il tour virtuale permetterà all’utente di visitare le stanze dedicate all’Arte che, quest’anno, ospitano 5 artisti invitati a raccontare il loro punto di vista sul “Rapporto tra uomo e natura”. Infine, saranno visibili tre istallazioni presenti nello spazio espositivo: “La seconda vita delle cose”, “Il mare di plastica” e “Maiella Madre”.
Chi ha intenzione di passare qualche giorno di vacanza in Abruzzo ne approfitti per visitare questa mostra.
Guardiagrele è un paese che merita e per chi ama la montagna può essere la base per escursioni lungo i sentieri della Maiella, fino al Block-Haus, a 2038 metri sul livello del mare, traguardo frequente di una delle più dure tappe dell’appennino, dove nacque il mito del campione di ciclismo Eddy Merckx.
I più atleticamente preparati potrebbero spingersi fino al Monte Amaro (m.2793), partendo prooprio dal Block-Haus.
Chi ama i dolci non potrà non fare una sosta, sempre a Guardiagrele, per gustare le cosiddette sise delle monache (o tre monti) vera eccellenza della pasticceria abruzzese, tipica anche nella forma (tre protuberanze di pan di Spagna, farcito con crema pasticcera).
Fateci un pensiero.