I primi passi del Cristianesimo raccontati da Franco Pasquale
Il 3 settembre prossimo uscirà in tutte le librerie l’ultimo romanzo storico dello scrittore abruzzese Franco Pasquale.
Protagonista del volume, edito dalla Ianieri di Pescara, il discusso imperatore Lucio Domizio Enobarbo, meglio conosciuto come Nerone, il quale si racconta in un suo “diario”.
L’autore, dopo una lunga esperienza nel genere della poesia, approda al suo secondo romanzo storico ancora in fase di allestimento, anche se già confezionato nel testo e nelle linee essenziali di grafica e impaginazione.
Il primo romanzo dell’autore, edito nel 2017, dalla casa editrice Tabula Fati di Chieti, si intitola “Quei primi passi sulle acque del lago”, dove il lago è quello di Tiberiade e i primi passi sono quelli che compie il cristianesimo attraverso Pietro, allora, Simone insieme agli altri primi apostoli di Gesù, ma nello stesso tempo anche quelli che lo stesso Cristo compie camminando sulle acque del lago e in cui invece Simone sprofonda a causa della sua fede incerta.
La prefazione, del compianto professor Vito Moretti, sottolinea come il romanzo racconti la vicenda del Nuovo testamento dal punto di vista di Pietro, quindi da un’ottica privilegiata, di chi da quella predicazione vide sconvolta la propria vita.
Ma perché raccontare, in una sorta di moderno vangelo apocrifo, cercando di mettersi proprio nei panni di Pietro?
Certamente perchè le domande e i dubbi di Pietro sono quelli di ciascuno di noi quando vuole accostarsi, con i propri sensi e la propria umanità, al misterioso incontro con il divino, in ogni forma Esso si manifesti.
“Ciò che l’autore ha saputo rendere è il continuo contrasto tra la condizione umana e limitata di Pietro e l’esperienza dell’oltre cui Gesù lo costringe e che lui non capisce. Che cos’è la vita eterna che il Cristo offre? Ecco il cruccio di Simone, che dà all’autore la possibilità di visionare la vicenda cristologica dal punto di vista umano, cioè dubbioso, incerto, ma non per questo privo di fede”, spiega bene Marco Tabellione nella sua recensione sul quotidiano abruzzese Il Centro.
Ed ora Nerone.
“Perchè in ognuno di noi c’è sempre un po’ il diavolo e un po’ l’acquasanta”, risponde a noi che glielo chiediamo Franco Pasquale “ed io ho cercato in qualche modo, ambiziosamente, di calarmi sia nei panni dell’uno che nei panni dell’altro. La prima operazione pare sia riuscita. Speriamo di essere riuscito anche nella seconda”.
Ma attendiamo il 3 settembre per giudicare.
La copertina rappresenta La pesca miracolosa del pittore fiammingo Frans II Franken (1581-1642).
La Redazione