IL COMUNE DI CATANIA HA DECISO, RIQUALIFICARE IL LITORALE PLAIA CON IL NUOVO DEMANIO MARITTIMO
Dopo aver letto un comunicato stampa del Comune di Catania dal titolo “riqualificazione del litorale della Plaia al centro del Piano di Utilizzo dell’ Area Demaniale Marittima”, devo dire che apprezzo l’iniziativa dell’Amministrazione Pogliese per la riqualificazione del nostro litorale, senza questo impegno si perderebbero i valori della nostra città, in senso turistico ed economico, ma sono convinto che, oggi più che in altri momenti, sia importante rimettere al centro dell’attenzione della politica che Catania è sotto infrazione dalla Corte di Giustizia Europea di ben cinque mila euro l’anno per inadempienza alla depurazione delle acque reflue conseguenti all’inquinamento del mare di Catania. I due mega progetti in fase di attuazione, il così detto nuovo allacciante (un collettore di circa 380 km che interesserà alcuni paesi Etnei da San Giovanni La Punta al depuratore di Pantano D’Arci, ed il collettore della Costa Ionica da Capomulini a Pantano Darci, ed il vecchio allacciante mal ridotto lungo il suo percorso da Picanello al depuratore di Pantano D’Arci), pare che non prevedono l’accorpamento dei collettori fognari utilizzati dalla città di Catania per lo smaltimento dei reflui urbani e della zona industriale che attualmente scaricano a mare senza la dovuta depurazione. E’ mai possibile che nessuno gli abbia detto queste cose all’Assessore Trantino? Sono circa 40anni che stiamo dicendo queste cose di cui se ne è occupato anche il tribunale di Catania a seguito delle denunce, in vari periodi, (WWF. 1 giugno 1986) – (Sinistra Italia 26 giugno 2016) – (News Sicilia 8 luglio 2017) – (stesso periodo (Catania Bene) – (Goletta verde 18 luglio 2017) – (La Sicilia 8 luglio 2017) – in campo anche “Consitalia” – “Consieuropea” ed altri.
Nello specifico si sottolinea, se ce ne sarebbe bisogno, portare a conoscenza del Sindaco e dell’assessore del mare che i sottoelencati collettori non passano attraverso un impianto di depurazione:
- Collettore lungo la Circonvallazione scarica a mare adiacente il Camping Ionio;
- Collettore zona Istituto Nautico;
- Collettore Corso Italia e Palazzo di Giustizia scarica Piazza Europa;
- Collettore Via San Giuliano, scarica sotto Stazione Centrale;
- Collettore di via Etnea, scarica all’interno del porto di Catania adiacente gli uffici della Capitaneria di Porto;
- Fiume Amenano accorpato con i collettori di via Garibaldi e via Vitt. Emanuele, scarica interno del porto di Catania;
- Canale Fontanarossa scarichi urbani provenienti dai quartieri Monte Po’ e SanGiorgio, scarica Piazzale del Faro;
- Canale Forcile proveniente dal quartiere San Giuseppe La Rena, dall’aeroporto, villaggio Santa Maria Goretti, Villaggio Sant’Agata, ospedale San Marco e Librino, scarica adiacente il lido Aurora;
- Aeroporto, scarica adiacente lido Don Bosco
- Canale Arci alimentato dagli scariche dei stabilimenti della parte bassa della zona industriale, scarica adiacente il lido Roma;
- Canale Buttaceto, ha diversi affluenti tra cui il più importante, il Mendolocane, proveniente dalla parte sud di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia, è alimentato dagli stabilimenti della parte alta della zona Industriale, attraversa il super mercato “Centro Sicilia” e mercato ingrosso frutta e verdura in contrada Bicocca, scarica tra la foce del fiume simeto e Villaggio Paradiso degli Aranci
- Simeto, destinatario degli scarichi urbani di Randazzo, Bronte, Adrano, Centuripe e Regalbuto (Fiume Salso), Biancavilla, Santa Maria di Licodia, Paternò, Misterbianco e Motta S. Anastasia e gli affluenti provenienti dalla provincia di Enna, tra cui il Gornalunga e Dittanio.
Dopo questa premessa, visto gli avvenimenti che hanno messo in evidenza in modo drammatico come gli ecosistemi del nostro paese siano, ormai, al limite e come questo influisca in modo diretto sulla nostra salute, sulla nostra sicurezza e sulle nostre vite, trasformare la Plaja come luogo di richiamo naturalistico e del benessere della persona penso che è un progetto ambizioso, ma penso anche che sarà come fare entrare l’asino dalla coda, sarebbe opportuno invece iniziare ad ovviare ai problemi anzidetti per garantire ai bagnanti un bagno salubre, un mare pulito con la bandiera blu, sarebbe veramente la nostra spiaggia un luogo invitante, Covid permettendo, per catanesi e turisti.
Carmelo Santangelo