IL PERSONAGGIO, ANGELO REALE, UN MAESTRO DELL’ASCIA
A fronte di un riconoscimento, l’incessante fatica, alimentata da una molteplicità di materiale in arte e mestieri, è necessario aprire le porte alla luce delle conoscenze preziose della professionalità di un uomo capace di ridisegnare in arte personaggi, statue ed oggetti per far rivivere fatti ed eventi antichi, anche di molti secoli fa, attraverso le sue creazioni di oggetti che richiamano la storia.
Venerdì scorso, 20 maggio ’22, su invito del Sig. Angelo Reale, delegato di Maniace dei monarchici Stella e Corona, cattolico, appassionato dell’arte antica (fabbro, falegname, scultore, ecc,) ci ha fatto visitare il castello della Ducea dei Nelson in territorio di Maniaci. La comitiva era formata dallo storico Dr. Filippo Marotta Rizzo, delegato regionale monarchici Stella e Corona, la Prof.ssa Rosalba Panvini, ex soprintendente per i beni culturali di Catania, il sottoscritto Carmelo Santangelo giornalista, e la Signorina Micaela Reale studentessa beni culturali. Grati al Sig. Reale, testimone di molti avvenimenti in loco, racconta che, riferendosi al primo Governatore della Ducea, Alexander Nelson Hood, V Duca di Bronte, ricorda che è sepolto nella Chiesa” di Maniace, dove però non esiste una lapide che lo confermi.
Altra testimonianza degna di essere riportata a fronde anche delle scritture nel web, risulta che J. A. Graefer fu il vero progettista della “Casa” di Maniace, della quale impostò l’architettura con l’esperienza ed il gusto acquisito durante gli anni trascorsi al lavoro nella Reggia di Caserta e, certamente con l’equilibrio di sapersi adattare a quella che in definitiva era solo una casa di campagna anche se lussuosa residenza dei Duchi di Bronte.
Egli non vide il suo progetto completamente realizzato, giacché visse a Maniace poco più di due anni, ma ebbe per avviarlo la fortuna della fiducia assoluta che immediatamente ripose in locu l’Ammiraglio Orazio Nelson.
Finita la passeggiata nell’antica Regia di Maniaci “Castello di Nelson” il Sig. Reale, con la gioia di aver riempito il bagaglio di cultura, ci porta in visita nel suo podere che ci ha letteralmente impreziositi per qualità e quantità delle sue opere, un fondo agricolo trasformato in un museo del contadino, dell’arte artigianale, della guerra, della religione, di cui egli è un sfegatato devoto del patrono di Maniaci” San Sebastiano. Egli, infatti, per primis ci mostra il Vascello, un prototipo a grandezza naturale lungo 22 metri con cui L’ammiraglio Nelson combatteva le sue battaglie. Costruito in omaggio alla memoria in occasione del centenario della sua morte, che, tra le ossature, il fasciame e quant’altro, costò una fatica, tutto da solo, di ben due anni di lavoro. Nel suo interno si possono ammirare oggetti d’ogni tipo costruiti in legno o metalli che ti lasciano a bocca aperta per la precisione come fossero personaggi veri. Passiamo alle tre piramide costruiti con paglia ed argilla, una delle quali è un luogo di preghiera perché nel suo interno sono rappresentate il Calice ed i 13 apostoli. Questi e tanto altro, difficile da elencarli tutti perché il nostro spazio giornalistico si è già esaurito. Aggiungo che i risultati, registrati in memoria, mi sembrano superiori di ogni aspettativa, poiché l’intelligente ricognizione operata dal Sig. Angelo Reale, seguito dalla figlia Michaela ci dà pure l’emozione di scoprire nel vivo scorrere della vita le radici della tematica storica dei personaggi, nostri antenati che hanno fatto la storia delle battaglie per la conquista della Sicilia
Carmelo Santangelo