IL PRESEPE, DALLE CHIESE ALLE CASE
La Sacra famiglia è stata rappresentata oggi, nei presepi di tutto il mondo, costruiti nelle vari chiese, ma c’è anche chi lo ha costruito a casa propria secondo i propri valori Cristiani coinvolgendo amici, orchestrine, ciaramellari, poeti e preti celebranti. Per ironia della sorte il presepe, nato come strumento di comunicazione religiosa con la popolazione, entrò nelle case della gente solo dopo aver trovato tanta condivisione a Gerusalemme. La tradizione del presepe guadagnò nelle abitazioni delle persone comuni un posto centrale che ancora oggi occupa nelle festività natalizie. E’ di questo che vogliamo parlare, dei mega presepi senza andare a disturbare i proprietari di piccoli santuari.
Siamo ad Adrano, un paesino come tanti altri alle falde dell’Etna, che, dopo aver visitato il Mega presepe nella chiesa di San Giuseppe, nel cuore del paese di Adrano, siamo stati invitati dalla Signora Sara Neri che ci mostra il suo grande presepe, fatto dalle sue proprie mani in sole due settimane antecedenti le festività Natalizie. In quella occasione siamo stati allietati dal suono della ciaramella del Sig. Alessio Malaponte che ci ha fatto ascoltare alcuni pezzi delle litanie natalizie.
Colpisce tutto ciò che si vuole dimostrare in un altare cosi grande della Sig.ra Neri, dalla Stella Cometa che è una luce perpetua che guida l’umanità nella fede e nella dottrina cristiana, all’Angelo Gabriele che è sovrastante il mondo, un sentimento che tutti conosciamo, ma che la Signora Sara Neri, ce lo ricorda, capace di unire le persone separate da vecchi rancori, specialmente in queste giornate di festa. C’è poi la grotta che rappresenta la povertà sofferta da milioni di persone, non solo per un tozzo di pane ma anche un tetto per dormire. Il Bue e l’Asinello, rappresentano Madre natura, nostri compagni di viaggio in questo mondo. Al centro dell’universo il Bambinello, costellato di stelle, che attendono il nuovo giorno, la speranza del domani, la speranza dell’umana gente, la speranza di un mondo migliore, la nascita dell’uomo nuovo, nudo, senza egoismi né contraddizioni, l’uomo di Pace.
Oggi, grazie alla tecnologia, il presepe tradizionale si è arricchito di nuove funzionalità: le luci lampeggianti, ruscelli d’acqua che scorre, i mulini a vento e vecchi mestieri ormai scomparsi che nessuno più ricorderà. Sebbene infatti siano ancora molti i presepi che vengono realizzati con materiali tradizionali (terracotta, legno, gesso e cartapesta), molti di quelli disponibili nei negozi sono in materiale economico. C’è l’albero in materiale sintetico che ha sostituito il sempre verde: l’Abete. Il verde della speranza dei giovani, che è come un giocattolo rotto difficile da riparare. E’ questa la nostra percezione che i giovani di oggi non vedranno i lustri giorni della nostra giovinezza, quando cera la famiglia unita, l’amore tra fratelli e sorelle e tra mariti e mogli.
Carmelo Santangelo