L’arte non si ferma


contro la paura della pandemia un progetto di rigenerazione urbana

Il progetto di riqualificazione urbana della area in cui ricade Via Cosentino, si inserisce in un quadro di trasformazioni di aree malfamate; trovandosi infatti nei pressi del mercato, in quello che può definirsi a tutti gli effetti un tipico quartiere povero, la via sopracitata rientra nella mappa dei quartieri pericolosi della nostra città.

Le attività di recupero dei quartieri più svantaggiati possono considerarsi a pieno titolo tra le opere di riqualificazione urbana e fra i programmi di rieducazione della cittadinanza al rispetto ed alla valorizzazione della propria area di residenza.

I progetti in questione spesso sono dedicati ai giovani disagiati ed hanno contenuti innovativi dagli evidenti risvolti culturali.

Uno dei promotori dell’iniziativa di riqualificazione urbana è l’ideatore e gestore di una delle attività che si affacciano sulla strada, Beddart, ed è proprio Nicola Cavallaro a raccontarci la genesi del progetto e di come la sinergia fra amministrazione, residenti ed attività commerciali abbia portato all’evento di giorno 14Novembre, colorando di entusiasmo l’ultimo tratto di via Guglielmo Oberdan, una via adiacente Via Cosentino e che rientra a pieno titolo nella zona da riqualificare.

Un evento che ha visto artisti valorizzare con la propria arte la strada, ma soprattutto ha visto la partecipazione dei residenti alle attività di recupero del quartiere, entusiasmo per i vari progetti di recupero urbano e voglia di guardare al futuro della città con un atteggiamento diverso. Il progetto nasce da un incontro casuale, una visita inaspettata presso Beddart, sito in via Cosentino, da parte del presidente della prima municipalità ed in questo senso questa via è divenuta il simbolo dell’intero progetto.

All’inizio di questa avventura, Via Cosentino ci viene descritta da Nicola Cavallaro come un luogo di degrado dove siringhe, escrementi e spazzatura di ogni genere venivano subdolamente nascosti dalle onnipresenti macchine posteggiate, quasi che la soverchieria prepotente del non rispetto dei topoi cittadini dovesse avere una copertura di comodo.

La casualità, le idee e la voglia di fare hanno fatto il resto.

Nicola ci dice che il Presidente della prima municipalità di Catania Paolo Fasanaro ha subito accolto con entusiasmo l’idea di un progetto di rigenerazione urbana, una vera e propria riqualificazione della strada, sposando l’idea che veniva promossa dal progetto. Da lì a poco la prima riunione, tenutosi presso Beddart e la programmazione delle attività da mettere in atto.

Gli stessi residenti hanno rinunciato al proprio posto auto per beneficiare di un ambiente sano e pulito.

Affinché le attività di recupero dei quartieri abbiano efficacia occorrono opere di riqualificazione urbana concrete, progetti che possano dare un nuovo volto alla città, coinvolgendo la popolazione. Occorre che il bello sia visibile e che le idee diventino fatti.

Per questa ragione sabato 14 Novembre si sono riuniti diversi artisti del territorio siciliano e cioè Valentina Auteri, Alice Valenti, Marco Tomarchio, Vincenzo Giustolisi, Stefano Mincone, Antonio Anc, Andrea Marusic ,Antonio Riccioli ed hanno dipinto porte e finestre di via Guglielmo Oberdan, con il materiale messo a disposizione dagli stessi residenti.

Un evento concreto che ha visto giocare i bimbi e divertirsi gli adulti, una bella lezione di senso civico ed un modo innovativo di riappropriarsi della città, vincendo quell’aurea austera di rigore che il periodo impone.

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