Luoghi da scoprire: Castelbasso tra Mura e Arte
Se a qualcuno mai dovesse accadere di passare qualche giorno di ferie in Abruzzo, avrebbe certamente l’imbarazzo della scelta sui luoghi da visitare, ma se il periodo di permanenza dovesse rientrare fra il 25 luglio e il 30 agosto, sarebbe imperdonabile non fare una sosta a Castelbasso. Si tratta di un antico borgo medievale fortificato, risalente al VI secolo d.C. , ora frazione del Comune di Castellalto, in provincia di Teramo, che sorge su un’altura a sinistra del fiume Vomano. La sua cinta muraria ha una caratteristica forma a goccia.
A differenza di tanti antichi borghi abruzzesi, che a causa dello spopolamento, non hanno più quasi alcuna funzione o ruolo, la frazione, dove risiedono non più di 130 abitanti, ha saputo ritagliarsi, negli ultimi venti anni una collocazione di primissimo piano nel panorama delle iniziative culturali di maggior spessore che si svolgono ogni anno in Abruzzo. La manifestazione è allestita dalla Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, presieduta da Osvaldo Menegaz, e gli eventi estivi che promuove spaziano dalle arti visive alla musica, alla letteratura, con ogni anno nuove e stimolanti offerte culturali.
Gli organizzatori precisano che quest’anno: “Saranno tre le mostre dislocate nei due edifici storici, palazzo De Sanctis e palazzo Clemente, e nella piazzetta De Sanctis. Le esposizioni sono a cura di Simone Ciglia e Pietro Gaglianò e sono state realizzate grazie all’affermazione dei progetti della Fondazione all’Italian Council e al premio Siae. Non mancheranno, come da tradizione, la musica di qualità, in collaborazione con la Società della musica e del teatro Primo Riccitelli di Teramo, l’Istituzione sinfonica abruzzese, e con l’organista Roberto Marini; e la letteratura, grazie al solido rapporto con il FLA, Festival di Libri e Altre cose di Pescara”.
Una attenzione particolare, poi sarà dedicata alla iniziativa denominata: La forma della terra, una vera e propria mappatura dell’arte della ceramica a livello nazionale, così che interverrano ceramisti pregevolissimi fra i quali: Mario Airò, Salvatore Arancio, Stefano Arienti, Bertozzi & Casoni, Enzo Cucchi, Flavio Favelli, Alberto Garutti, Liam Gillick, Piero Golia, Ugo La Pietra, Felice Levini, Emiliano Maggi, Eva Marisaldi, Gino Marotta, Mathieu Mercier, Matteo Nasini, Adrian Paci, Mimmo Paladino, Luca Patella, Giovanni Termini, Luca Trevisani, Vedovamazzei, Luca Vitone.
Senza voler far torto a nessuno degli altri, dobbiamo però necessariamente sottolineare la presenza a Castelbasso, di Giovanni Termini, poiché l’artista, pur vivendo e lavorando a Pesaro, è nato nel 1972 ad Assoro, in provincia di Enna. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha esposto in Svizzera (Torre Blenio, 2018), Venezuela (Sala Tac, La Caja, Caracas, 2017), Cina (Museo di Lan Wan, Qingdao, 2017). Ha inoltre partecipato a importanti esposizioni a livello nazionale, tra cui Au Rendez-Vous des Amis, a cura di Bruno Corà, Città di Castello (2015); Disarmata, a cura di Ludovico Pratesi, Fondazione Pescheria, Pesaro (2013); XV Quadriennale di Roma (2008) e premi come I Premio Internazionale Giovani Scultori (Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, 2006).
Nell’ambito della mostra, inoltre, sarà presentata per la prima volta al pubblico italiano la nuova opera Modellare l’acqua di Mario Airò, realizzata nei laboratori ceramici di Castelli nel 2019-20 con l’ apporto di Arago Design (Elisabetta Di Bucchianico e Dario Oggiano), e di Daniele Paoletti.
In conclusione, se è pur vero che visitando l’Abruzzo, c’è davvero l’imbarazzo della scelta, dalla Costa dei Trabocchi alle perle del Parco Nazionale d’Abruzzo, o alle chiese notevoli sparse un po’ per tutto il territorio abruzzese (da San Giovanni in Venere, a San Clemente a Casauria, limitandoci a citarne soltanto due), anche in considerazione che la manifestazione si svolge in un lungo arco di tempo, non dedicare almeno una giornata a Castelbasso sarebbe davvero imperdonabile.
Franco Pasquale