MONS. GRISTINA, ARCIVESCOVO DIOCESANO DI CATANIA METTE SUGLI ALTARI 169 MINISTRANTI.
L’evento di nomina celebrato in cattedrale il giorno 3 Dicembre 2021 è stato seguito da altrettante famiglie e concelebrato da numerosi preti ed arcipreti di alcune parrocchie.
E’ stato un atto voluto o un atto dovuto? Oppure ha raccolto l’appello di Papa Francesco, “Non lasciamoli soli” con netto riferimento agli anziani che vivono la solitudine, i nonni sono la nostra storia, ha detto, rappresentano la saggezza, per ognuno di noi sono una guida. Il pontefice non manca mai di ricordare che vanno custoditi, amati, ascoltati, coccolati. La città di Catania è grata al gesto di Mons. Gristina, forse l’ultimo, visto che a giorni concluderà il suo mandato apostolico. Nella nostra città e nella provincia vive una quantità imprecisata di disabili e persone anziane che vive la solitudine. Specialmente nelle periferie. I Ministranti sono un personale laico con vocazione religiosa di lungo corso, sono 169 appena nominati dall’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina su segnalazione del Parroco della parrocchia di appartenenza. Loro hanno compiti importanti sia in parrocchia per servire la messa ed anche recarsi nelle case degli ammalati per somministrare l’eucarestia.
Il ministrante (“servire”) è propriamente un fedele laico (uomo o anche donna, se consentito dal vescovo diocesano) il quale svolge un servizio non solo alla comunità cristiana appartenente alla propria parrocchia, ma anche ai sacerdoti e ai diaconi durante la liturgia e nelle altre celebrazioni di preghiera, un vero “ministero liturgico”.
Siamo stati invitati in parrocchia Maria SS. In Cielo Assunta, al Tondicello della Plaia, dal parroco don Pietro Belluso, ex Chierichetto con Padre Salvatore Pignataro di pregare con loro e per festeggiare i nuovi Ministranti Maria Mirabella e Alessandro Sciuto.
L’INTERVISTA: E’ l’assidua presenza, la vocazione, la disponibilità al servizio della chiesa e dell’eucarestia che registriamo quotidianamente, dichiara don Pietro Belluso, Padre Pignataro ministro di questa parrocchia, di cui io ne feci parte, ci chiamava “Pietre vive” coi quali si costruisce il bene comune.
DOMANDA A: Maria Mirabella, ora sei una missionaria, seguace di Gesù, forse più di prima perché ti avvii verso la santità. Rispetto e dignità imponi alla gente, come nasce in te tanta voglia di amare il prossimo tuo come te stessa? R: La parrocchia Maria SS. In Cielo Assunta mi ha vista crescere, prima da bambina, da adolescente e da adulta poi, in verità abbiamo avuto un grande maestro che ci ha insegnato a vivere in famiglia e nella società. La sua catechesi era interminabile, ogni giorno, il Vangelo era la strada maestra e oggi c’è la continuità con don Pietro Belluso che ringrazio. Se oggi sono quella che sono sempre stata un grazie lo devo a loro ed alla mia famiglia.
Carmelo Santangelo