OPERATORI SANITARI “NO VAX” GIUSTO O SBAGLIATO VACCINARLI?
Il Corona virus sta travolgendo i sistemi costituzionali, economici, abitudini familiari ed amministrativi dei sistemi tradizionali della vita pubblica in modo silenzioso ed indolore. A tale riguardo desta non poca perplessità la circostanza che alcune categorie di lavoratori sanitari, a vario titolo, si rifiutano di sottoporsi alla somministrazione del vaccino. Tale comportamento crea spazio a diverse interpretazioni di ordine giuridico. In campo, a difesa dei lavoratori sanitari inadempienti che hanno già subito provvedimenti disciplinari, è l’avvocato Tania Andreoli, che dichiara battaglia allo Stato motivata dalla seguente nota.
“Con 144 voti favorevoli, 25 voti contrari e 3 astenuti al Senato, pare avviarsi uno dei periodi più bui della storia del Diritto.
In data 13 maggio 2021, l’Assemblea ha approvato con modifiche il Disegno di legge Nr. 2167, di conversione in legge del D.L. Nr. 44, recante misure urgenti per il contenimento del Covid-19, in materia di vaccinazioni anti-Sars-Cov-2, di giustizia e di concorsi pubblici.
“Siamo dinanzi alla rimozione pressoché integrale di quello che resta dei “Diritti fondamentali”, afferma Tania Andreoli, Responsabile nazionale Trasporti, Infrastrutture e Mobilità del Movimento Gente Onesta, nonché componente dell’Associazione “Avvocati Eretici”, capitanata dal magistrato siciliano, Dott. ANGELO GIORGIANNI “se si pensa che addirittura il ddl esenterebbe da responsabilità penali i somministratori del vaccino anti-Covid, prevedendo l’obbligo vaccinale per il personale sanitario.”
A tale proposito è indispensabile evidenziare come la Circolare del 24 dicembre 2020 sul c.d. “Consenso informato” presenti già nel nascere delle anomalie in diritto.
“Il consenso che viene sottoposto al vaccinando per la sottoscrizione”, prosegue Andreoli ”è in forma breve, per cui il paziente non ha la possibilità di essere adeguatamente informato sul farmaco, sulle reazioni avverse nella breve e nella lunga durata, sugli eccipienti, sulla sperimentazione, sulle proprietà farmacologiche. Il paziente, come è facilmente deducibile dalla pag. 85, dichiara di conoscere le “cose ivi descritte, comprese le alternative terapeutiche”, quando in realtà ciò non è veritiero”.
Lo stesso Ministero della Salute impone l’obbligo di leggere la forma integrale del Consenso (pag. 4) ed è ovvio che, non accadendo questo, in caso di reazioni avverse e/o decesso, nell’eventualità di azioni legali, il paziente si ritrova nel duplice ruolo di responsabile e reo. Come dire, fatta la legge, fatto l’inganno.
Prosegue Andreoli “Non si tratta di essere negazionisti o No-vax o, peggio ancora, complottisti, bensì di tutelare le libertà fondamentali di ogni Essere umano, accordandogli la LIBERTA’ di poter scegliere e disporre della propria vita e della propria salute. In nessuna epoca storica, un
trattamento terapeutico è stato imposto sulla base di fonti normative gerarchicamente inferiori. La stessa sperimentazione, che si concluderà il 31 dicembre 2023 (ndr. Si ricordi che persperimentazione si intende“L’obbligo di completare le attività per l’autorizzazione all’immissione in commercio”), è subordinata a stringenti condizioni, disciplinate all’art. 14 (4) del Regolamento Nr. 726/2004/CE e successive modifiche.”
Una società civile degna di essere definita tale non potrà esimersi dal consentire alle persone che intendono manifestare il proprio pensiero di poter scegliere arbitrariamente della propria salute.
“La Costituzione è il dono più significativo di cui il DIRITTO ci ha graziato”, conclude Andreoli “e qualcuno, ai piani alti, al di là dei colori politici e degli interessi personali, dovrebbe costantemente ricordarsi, perché per quel Testo SACRO hanno donato il loro sangue valorosi Italiani, da Nord a Sud, comprese le Isole Madri.”
Tania Andreoli
Movimento Gente Onesta – Avvocati Eretici.
Carmelo Santangelo
Ambasciatore dei Diritti Umani