Paolo Filippini e il teatro per le scuole.
- Carissimo Paolo, presentati per i lettori di Cronache Mediterranee:
- – Mi chiamo Paolo Filippini e sono il presidente della associazione Guardastelle, ci occupiamo di fare recitare i bambini sia normodotati che disabili. Chiamato Teatro di inclusione. Due gruppi, un gruppo dei piccoli dai 5 ai 13 anni e dei più grandi dai 14 in su. Questo dei più grandi ha realizzato lo spettacolo “giallo la custode delle api” è stato rappresentato all’Ambasciatori di Catania il 9 febbraio. Parla di una isola felice di gente semplice , di un padre e la figlia che raccattano nella spiaggia tutto ciò che il mare porta a riva col sogno di realizzare la custode delle api. I cittadini di questa isola traggono la linfa della loro energia dalla linfa di questa bambina. Giallo è la conclusione di una trilogia. “Blu una storia di vita di mare”. Uno straniero che arriva in questa isola alla ricerca di se stesso. “ Il rosso, la bottega dei bottoni”. Ci ha portato in giro per l’Europa. Un incontro sulla diversità e della bellezza di questa interculturalità. “La custodia delle api” è la esaltazione di un Noi rappresentato dall’alveare di queste api e dalla ricchezza di questa comunità.
- Cosa ti ha portato a realizzare lo spettacolo teatrale per e con i disabili?
- Il lavoro è nato per le scuole e nel pomeriggio abbiamo avuto una assidua partecipazione dei disabili. Da ciò è nato un interesse per la inclusione di questi ultimi. Abbiamo adottato anche personale esterno per educare i disabili alle maestranze teatrali. Noi statti scritti dei lavori teatrali prestando manovalanza teatrale l’insieme o una stragrande maggioranza persone con disabilità , ottenendo riscontro e partecipazione del pubblico. Una parte dei proventi degli spettacoli vengono destinati ad associazioni senza fine di lucro che lavorano anch’esse per l’inclusione. lo abbiamo dato agli scout Catania 9 di Picanello che lavorano da circa 40 anni. Vi è una associazione di reti solidali che interagiscono tra di loro anche tramite il nostro lavoro teatrale. Le scenografie di questi spettacoli sono state realizzate con la partecipazione degli studenti del Liceo Artistico Emilio Greco. In questi spettacoli , la mattina per le scuole e la sera per un pubblico ordinario, sono stati sempre registrati ottenendo sempre dei sold out. Gli spettacoli finiscono a giugno e a luglio, al Camping di Nicolosi, organizziamo con i ragazzi stage di teatro.
- Carissimo Paolo, io ti conosco anche come eccellente musicista di strumenti quali la fisarmonica. La utilizzi negli spettacoli teatrali?
- A volte si, anche se io curo quasi esclusivamente la regia.
- Dove prendi gli spunti per migliorare il tuo lavoro teatrale?
- Soprattutto attingo i suggerimenti dall’entusiasmo dai ragazzi disabili convolti dalla recitazione. Molti di loro hanno raffinato la loro tempra e la loro personalità corrispondente a tante pseudo sedute con operatori sanitari. L’autostima e l’autogestione viene accelerata all’inverosimile da parte dei ragazzi disabili coinvolti nella rappresentazione teatrale. Il fatto di entrare e uscire di scena ed il tempo teatrale costituiscono delle vere e proprie terapie per questi ragazzi coinvolti nel mondo teatrale. Alcune forme di disabilità, come ad esempio una ragazza disabile attrice nella sedie a rotelle, fornisce una coreografia diversa ma affascinante e coinvolgente. Cosi come un ragazzo con la sindrome di down improvvisa un monologo estemporaneo deliziando ed impressionando il pubblico. La diversità teatralizzata diventa spunto di altissima creatività.